20 Dicembre 2005 -- “Si parlava tanto del Frosinone, che era una squadra che aveva vinto su sedici partite sette in casa- è l’attaccante argentino Roberto Carlos Sosa a parlare della gara di domenica scorsa- noi siamo il Napoli, abbiamo fatto la nostra partita con grinta e carattere, lo abbiamo dimostrato, il risultato che è venuto fuori lo abbiamo meritato ampiamente”.

“Io ho cercato di mettergli la palla centrale e Pià ha realizzato il mio assist- ha continuato Sosa ritornando alla partita- comunque è stato più bello il suo gol che il mio assist perché ha fatto un gol da serie A , è stato un pallonetto bellissimo. Questo dimostra che al di la di chi gioca,( sottolineando lo spirito di squadra) ci aiutiamo l’uno con l’altro, quindi sono contento che quella palla gli sia arrivata”.

L’attaccante azzurro ha poi evidenziato lo spirito di sacrificio e la mentalità che ogni calciatore dove avere: “Il giorno che sarò contento di andare in panchina allora vuol dire che debbo smettere di giocare e dedicarmi ad un’altra cosa. Noi siamo giocatori che vogliamo giocare tutti domani, ci alleniamo tutti, poi quando l’allenatore ci chiama in causa è li che bisogna dimostrare di essere uomini come calciatori. E’ facile accettare di giocare, mentre è difficile accettare di andare in panchina e poi farsi trovare pronto quanto ti capita di giocare per dieci minuti o per una partita intera. Parlare è facile, dimostrare è difficile, sono momenti in cui bisogna dimostrare che le chiacchiere non servono”.

“Noi dobbiamo scendere in campo e pensare solo di vincere, dopo la partita col Martina io non ho più guardato la classifica- ha poi aggiunto Sosa ritornando al Napoli- per il momento siamo primi in classifica, se il distacco è uno o due o cinque punti a me non interessa. A me interessa che il Napoli vinca perché vincendo difende se stesso. Domani al S. Paolo i tifosi torneranno in numerosi allo stadio, noi cercheremo di dare il massimo e vincere per loro, così potranno fare le feste di natale e capodanno col clima giusto”.