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Violenza allo stadio
De Laurentiis: Non mi fanno paura

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13 Dicembre 2005 -- «Se qualcuno ha pensato di intimidirmi, se qualcuno ha pensato che io, dopo i gravissimi incidenti potessi avvilirmi, stancarmi e lasciare il Napoli, ha sbagliato. Non sanno di che pasta sono fatto: non fuggo dinanzi alle difficoltà. Resto alla guida del Napoli per rispetto verso la città, perché non metto a rischio un progetto serio, mirato a ridare prestigio al club, a causa di una minoranza di delinquenti». Aurelio De Laurentiis parla quando mancano pochi minuti alla prima del suo film «Vacanze a Miami». Tengono banco anche Christian De Sica e Massimo Boldi, ma le domande per il produttore riguardano soprattutto il Napoli, il futuro del club. E non solo. Infatti, prima dell’inizio della proiezione, De Laurentiis parla anche di Napoli-città invitando il sindaco Iervolino a prodigarsi per un gemellaggio tra Napoli e Miami. Immediata la replica del primo cittadino: «Aurelio, chi ha cercato di spaventarti non ti conosce. Si è illuso: non sei il tipo che molla». Anche il prefetto Profili ha pregato De Laurentiis di non abbandonare il Napoli. «Il prefetto, come tutti i tifosi del Napoli sparsi nel mondo, può stare tranquillo sotto questo aspetto. Resto in sella a questo purosangue che si chiama Napoli. Anzi, mi sento ancora più saldo al mio posto perché so di avere al fianco le istituzioni ed i tifosi veri». Al patron viene chiesto cosa ha intenzione di fare. «La mia società, con l’aiuto delle istituzioni e dei tifosi veri ha intenzione di isolare questi teppisti. Sono delinquenti che nulla hanno a che vedere con i tifosi veri, quelli che realmente amano Napoli ed il Napoli». Della Valle ha minacciato di andare via dalla Fiorentina se si dovessero ripetere incidenti a Firenze. «Non metto a rischio il patrimonio di un popolo per qualche folle scatenato a piede libero. Alla fine di Napoli-Roma dissi qualcosa sulle recenti leggi, sulla loro valenza, ma non sapevo che di lì a poco pochi teppisti avrebbero preso d’assalto una caserma. Avevo seguito come le forze dell’ordine avevano organizzato l’arrivo al San Paolo dei tifosi della Roma. Tutto perfetto. Poi, lo stadio d’assedio e la guerriglia dei violenti. Tutto folle. È mia intenzione lavorare con le istituzioni per isolare questi individui e per evitare che certi episodi si ripetano. In Inghilterra la violenza è stata sconfitta. Ci vogliono leggi più dure: chi sbaglia, deve pagare. Ho parlato con il poliziotto operato: mi ha detto che era solo, inseguito da una cinquantina di delinquenti». E pensare che De Laurentiis aveva parlato di un San Paolo riempito dalle famiglie. «Lo ripeto. Voglio tanti bambini e voglio che si possano togliere gli steccati per vivere lo sport in armonia, nel rispetto degli altri. Ho un progetto fatto di cinque anni più altri cinque. Lo porterò avanti senza paura di pochi delinquenti. Sapevo che il mondo del calcio è un mondo difficile ed ero pronto ad affrontare ogni evenienza. Resto di questo avviso». Se dovessero ripetersi incidenti? A Frosinone ci sarà un’altra gara a rischio. «Non andrei via. Non abbandono i tifosi che hanno creduto in me». Viene ricordato che all’interno dello stadio sono stati introdotti centinaia di botti. «Occorre maggiore controllo: quei botti sono stati portati nello stadio nei giorni che hanno preceduto il match. Parlerò con le istituzioni per avere la gestione dello stadio per tutta la settimana». Oggi, potrebbero squalificare il San Paolo. «Non mi va di condizionare il giudice sportivo. Ho piena fiducia nel suo operato».
Fonte: ‘ Il Mattino’