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Pari amaro
Fontana e Pià rispondono alla doppietta di Cantoro, Calaiò infotunato esce nel primo tempo.

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27 Novembre 2005 -- La tredicesima giornata di campionato non ha portato bene agli azzurri che non sono riusciti a battere il Foggia. La gara ha da subito dato l'impressione di un Napoli spento e privo di mordente, la partita è stata brutta e si è messa subito in salita con il gol al 09' di Cantoro alla sua prima realizzazione stagionale. L'attaccante del Foggia, complice la dormita generale della difesa e grazie anche ad un rimpallo maligno davanti a Iezzo ha battuto il portiere azzuro con un tiro dal limite. Giusto il tempo di mettere palla al centro che all'11 Fontana si inserisce dalla sinistra al volo con un grandissimo tiro batte Marruocco. Passano appena due minuti e Cantoro realizza la sua prima doppietta, sfruttando il secondo errore della difesa che non fa scattare il fuorigioco e così, l'attaccante foggiano eludendo la guardia di Romito e Giubilato (oggi in entrambi in grande affanno) insacca la rete del 2 a 1. Poco dopo Reja è costretto a fare a meno di Calaiò infortunatosi: contusione al tendine di Achille e distorsione alla caviglia, le sue condizioni sono da valutare ma, molto probabilmente dovrà saltare la gara di venerdì sera col Perugia e forse anche quella con la Roma (dovranno passare 48 ore di assoluto riposo e poi le sue condizioni saranno valutate meglio).

Al suo posto entra Pià, al primo affondo il brasiliano entra in area dalla destra e affrontato da Pagliaruolo viene steso in area (il rigore sembra dubbio). Sul dischetto va Fontana ma, il suo tiro centrale viene deviato col piede, grazie anche ad un po' di forutna da Marruocco. La squadra non riesce a girare al meglio, la manovra azzurra è lenta e prevedibile, non c'è movimento ed il Foggia, anche grazie alle condizoni del terreno di gioco non ottimali ha la meglio nella difesa. Un guizzo di Pià sulla sinistra però rimette il risultato in parità: il brasiliano, entrando in area, di destro con un diagonale insacca sul secondo palo. Si va negli spogliatoi, ad inizio ripresa subito un cambio nel Foggia con Scarpa che lascia il terreno di gioco per Antonioni. Il Napoli, invece, è lo stesso del primo tempo, non solo come formazione ma anche per mentalità e gioco, dunque manovra lenta e prevedibile. All'08 triangolano bene Sosa e Pià sulla destra, col brasiliano che viene fermato in angolo. Al 10' Stefani ci prova dalla distanza ma il suo tiro finisce altro.

Il Foggia è tutto rintanato nella sua metà campo e ad ogni minimo contatto coglie l'occasione per perdere tempo scatenando le proteste del pubblico e le reazioni rabbiose degli uomini di Reja che fanno scaturire l'ammonizione per Fontana nel finale di gara. Comunque al 12' Pià ci prova dal limite in mezza rovesciata ma la palla è debole e centrale e Marruocco blocca senza problemi. Reja prova a cambiare qualcosa inserendo Grieco al posto di Capparella. Ci prova anche Bogliacino servito di testa da Sosa, ma il suo tiro viene respinto ancora coi piedi da Marruocco. Al 36' ci prova anche Sosa, in mezza girata ma la palla termina fuori. Al 40' Reja manda in campo Amòdio per Bogliacino e proprio da quest'ultimo arriva l'ultima azione per il Napoli ma il tiro del centrocampista azzurro finisce alle stelle fra i fischi del pubblico. Dopo solo 5' minuti ( a discapito delle 5 sostituzioni e delle continue interruzioni per l'ingresso dei sanitari che dovevano soccorrere i giocatori del Foggia stramazzati a terra!) di recupero, finisce così una gara brutta che ha visto un Napoli brutto e poco incisivo ed una difesa poco attenta.

A fine gara, il tecnico del Napoli, con Marino e De Laurentiis si sono intrattenuti a lungo negli spogliatoi con la squadra molto probabilmente per analizzare questa mancaza di concentrazione e di mordente che si è vista oggi nella squadra partenopea. La Sangiovannese, adesso ha ridotto lo svantaggio a 5 punti, mentre il Forsinone è a meno 6 ed il Perugia a meno 9. Volendo chiudere con una nota di ottimismo, resta la buona prova di Fontana, nonostante il rigore sbagliato, la ritrovata rete di Pià e il perdurare dell'imbattibilità. La società è matura per poter porre rimedio a questo mezzo passo falso, dunque archiviamo il pareggio e volgiamo lo sguardo al Perugia, cercando di non ripetere certe leggerezze, soprattutto difensive.