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26 Ottobre 2005 -- Seduta pomeridiana in palestra per gli uomini di Eddy Reja, che hanno ripreso ad allenarsi dopo il pareggio in trasferta col Martina e dopo i due giorni di riposo che il tecnico ha concesso perchè domenica ci sarà la pausa. Il tecnico azzurro conta per la prossima settimana di ritrovare qualche calciatore acciaccato, tipo Fontana, e di ritrovare lo smalto di qualche altro un po’ in affanno come il brasiliano Pià: “Sto un attimino meglio, però questo lo vedremo in settimana, domenica non stavo bene perchè avevo questo problema all’adduttore e non mi sono allenato bene, adesso vediamo. Sto facendo un po’ di fatica rispetto al brillante inizio in Coppa Italia perchè adesso troviamo squadre che ti danno meno spazi e quindi diventa più difficile, però questa non è una scusa, so che devo migliorare. Il modulo non è un problema, è il mister che decide – ha detto parlando della sua posizione in campo da quando si è passati al 4-3-3 - A me piace giocare come seconda punta alle spalle di Calaiò, adesso sto giocando un po’ più largo a sinistra, abbiamo giocato così anche l’anno scorso, vediamo. Finché vinciamo va bene così, però sicuramente dobbiamo migliorare perchè il campionato è lungo e difficile”.
“A giugno c’erano delle squadre che mi volevano – prosegue l’attaccante brasiliano professando il suo amore per la maglia azzurra - Ma, io desideravo rimanere a tutti i costi e sono felice di essere rimasto perchè ci tenevo tantissimo. Spero di dare di più e far felice questa gente alla quale sono molto legato, altrimenti non sarei rimasto. Adesso siamo primi, però il campionato è lungo e difficile, noi abbiamo un gruppo eccezionale, nessuno si lamenta, siamo tutti a disposizione, adesso ci sono un po’ di critiche per gli attaccanti che non fanno gol, sappiamo che è così, anche Gilardino due anni fa ha fatto 50 gol e adesso pure lui sta facendo fatica. Sosa e Calaiò insieme? Sosa è un grande giocatore se il mister deciderà di giocare farlo saremo tutti quanti contenti”. Più tardi il tecnico Reja ha confermato la bontà di questa sosta e come essa sia capitata in un momento propizio: “La sosta ci servirà per fare un certo tipo di lavoro dal punto di vista fisico, di recuperare un po’ di energie, soprattutto per recuperare Fontana, Pià, Montervino e Savini che ha giocato domenica in condizioni non proprio ottimali. Sul piano del rendimento comunque mi dà l’impressione che la squadra è in crescita”.
“La prima posizione conta relativamente – ha detto l’allenatore del Napoli invitando a restare coi piedi per terra - Anche se sul piano morale ci da soddisfazione. Mi da l’impressione che questa squadra ha ancora dei margini di miglioramento, anche sul piano della concretezza. Noi vorremo giocare al calcio ma non sempre su certi campi è possibile farlo, mi sembra che in tal senso ci siamo adattati alla categoria e quando c’è bisogno di giocare col coltello tra i denti siamo in grado di farlo. Noi, quello che conta, è arrivare in serie B ma non adesso, ma a fine stagione, io posso garantire ed assicurare che quando la squadra avrà raggiunto le proprie sicurezze ed il proprio rendimento, la squadra verrà fuori. Ripeto, adesso il primo posto ci gratifica solo ma, non conta niente”. Sul mal d’attacco, Reja ha difeso Calaiò che domenica scorsa contro il Martina è ritornato al gol realizzando il rigore che lui stesso si era procurato: “Si sta movendo molto bene rispetto all’anno scorso, giocando in questa posizione rientra di più , partecipa di più all’azione e fa più movimento ed è meno statico. Domenica ha disputato una buona gara anche al fianco di Sosa. Domenica abbiamo provato questa nuova soluzione in attacco anche se certi meccanismi vanno provati e memorizzati, però sono ulteriori situazioni in attacco che possono venire buone in certe partite o in certi frangenti in base alla partita che vado ad affrontare. L’importante è che chi scende in campo sia in grande condizione”.
Il tecnico ha poi concluso con una disamina sulle possibili antagoniste del Napoli nel proseguo del campionato: “Dobbiamo aspettare il Perugia, il Frosinone e la Sangiovannese, dovremo incontrarle tutte e finire il girone di andata per renderci contro delle forze avversarie che possono venire fuori. Comunque, il Perugia per come è partito, anche se nessuno pretendeva niente da questa squadra mi sembra stia facendo abbastanza bene ed ha una buona squadra di buona esperienza. Chi dobbiamo temere? Io mi auguro che siano le altre a temere il Napoli, però, questo dipende esclusivamente da noi”.