12 Ottobre 2005 -- Sessant'anni molti dei quali passati nel mondo del calcio, non ci si avvilisce se la propria squadra da qualche gara non è al massimo. Di questo ne è certo il tecnico azzurro Edy Reja che, varcata la soglia dei sessanta e archiviata la partita di domenica pareggiata in quel di Gela,analizza l'attuale situazione del Napoli mettendo l’accento sul fatto che in questa compagine non ci sono ne riserve ne titolari, anzi, “questa squadra - sottolinea - ha ben 22 titolari”.
Preoccupati?. “Certo non siamo contentissimi - ha risposto il tecnico friulano ai giornalisti ieri alla ripresa della preparazione -. Non vi è ombra di dubbio in questo momento bisogna mantenere l’equilibrio. Siamo a soli due punti dalla capolista Sangiovannese, se dovessimo continuare così vinceremmo. Non vedo perchè si debba drammatizzare, andremo avanti e cercheremo di correggere gli errori!.
Per l’allenatore la migliore medicina per la squadra, attaccanti in primis,è rappresentata dai gol. “Bastano una o due reti - ha ripreso - e sono certo le punte si sbloccheranno. I bomber vivono sempre momenti difficili ma i nostri sono giocatori di valore e non possono certamente aver dimenticato le cose che sanno. Domenica tutti hanno dimostrato che sul piano della battaglia ci sono ma è difficile proporre un buon calcio su un simile terreno”.
Reja,ha ricevuto le telefonate di auguri sia del direttore generale Pierpaolo Marino sia del presidente Aurelio De Laurentiis il quale si è anche informato sulla situazione della squadra, ha spiegato inoltre che se con questo modulo i giocatori non si sbloccano, c’è la possibilità che si cambi adottando il 4-3-3 ma al momento si tratta solo di ipotesi.
“Ora pensiamo alla partita di domenica contro il Manfredonia, dopo di questa ci saranno due trasferte consecutive, Martina e Pisa e poi affronteremo al San Paolo la Sangiovannese. Dopo queste gare potremo tirare le somme anche se il mio obiettivo,in questo momento, è di mantenere questa posizione. Gli scontri diretti sono quelli che devi vincere e poi è importante arrivare al rush finale con la squadra in condizione sia fisica che psicologia. Alla mia età sono tranquillo, ho esperienza a
sufficienza e ho fiducia nel gruppo”.