09 Ottobre 2005 -- Finisce a reti inviolate la settima giornata di campionato fra Gela e Napoli, dopo una gara brutta, che ha regalato pochissime emozioni su un campo piendo di buche ma, andiamo subito alla cronaca della gara. Si comincia con un minuto di silenzio in ricordo di Scoglio, con lo striscione esposto dai tifosi azzurri che recita: "Addio Scoglio...Professore di un calcio nostalgico". Illude il Napoli partendo subito bene con Bogliaicno che al 01' di gioco viene atterrato in area da un intervento falloso del portiere Indiveri, giudicato però regolare dell'arbitro Gervasoni. Il terreno di gioco è pieno di buche e la palla assume spesso strani rimbalzi, così gli azzurri si rifugiano subito in lanci lunghi, peccato però che non c'è mai nessuno a raccogliere questi lunghi traversoni.
Al 09' su una battuta da un calcio d'angolo a sinistra allontanata dalla difesa del Gela, la palla giunge a Capparella che tenta il tiro a giro ma Indiveri coi pugni riesce ad allontanare, sempre al 09' ci riprova dalla distanza Capparella ma il tiro è debole e centrale ed Indiveri blocca senza problemi. Al 23' Capparella lanciato verso la porta viene fermato in posizione sospetta di fuorigioco. Al 34' azione individuale di Pià che entra in area dalla sinistra e poi tenta di entrare in porta con tutto il pallone ma Indiveri è bravo a bloccare la palla sui piedi del brasiliano, mentre Calaiò e Capparella in area si arrabbiano perchè si aspettavano il passaggio. Al 37' buona apertura di Grava sulla sinistra per Bogliacino che poi tenta di servire in area Calaiò ma il passaggio è impreciso e l'azione sfuma. Sempre al 37' su rapido contropiede del Gela, Iezzo è costretto ad uscire fuori dall'area di rigore e spazzare coi piedi. Al 45' Carboni sulla sinistra sta per entrare in area da solo ma, Romito lo stende, rischiando il rigore e beccandosi il cartellino giallo. Sulla battuta di Mangiapane la palla giunge al limite per Tamburro che calcia di poco fuori dando l'illusione del gol e su questa azione si va negli spogliatoi per il riposo.
Ad inizio ripresa, la musica è sempre la stessa, col Napoli che imbastisce trame offensive senza mai però incidere veramente. Al 04' sulla battuta di un corner ci prova Bogliacino svirgolando il pallone che si alza a campanile e così Indiveri blocca in presa alta. Ak 16' ottima apertura di Capparella per Calaiò che non riesce ad intercettare. Al 17' su calcio d'angolo ci prova Romito di piede ma il suo tiro poco coordinato viene rimpallato da un difensore del Gela e poi l'azione sfuma. Si arriva cosi al 27' con l'occasionissima sciupata da Calaiò che servito in area da Bogliacino, tutto solo calcia di prima ma vede il suo tiro respinto dai piedi di Indiveri. Al 32' contropiede del Gela con Carboni che sta per entrare in area e viene fermato irregolarmente, l'arbitro Gervasoni lascia proseguire tra le vibranti proteste del pubblico. Al 35' st Punizione guadagnata dal Napoli nei rpessi del corner di sinsitra, sulla battua la palla giunge al limite per Capparella che si coordina bene, ma è bravo Indiveri a deviare in angolo sulla sinistra. Sempre al 35' il Gela riparte in contropiede 3 contro 2, fortunatamente Levacovic si intestardisce nel portare palla senza servire i suoi compagni liberi in area e cosi' Maldonado e Romito riescono a recuperare sventando il pericolo per il Napoli.
E' questa l'ultima azione degna di nota di una partita scialba e brutta che finisce tra i fischi del pubblico. Evidente il disappunto dei tifosi azzurri che avevano seguito la squadra in trasferta e che hanno respinto i giocatori che si erano avviati verso il settore dei distinti per salutarli, con un lancio di bottigliette ed insulti, costringendoli, così ad un mesto rientro negli spogliatoi. Cosa dire a commento di questa gara? Non ci siamo...non ci siamo perchè questo Gela, che ha pareggiato meritatamente, è parso nettamente inferiore sul piano tecnico agli uomini di Reja; non ci siamo perchè stavolta la squadra avversaria non si è chiusa in difesa a riccio ma ha giocato la sua onesta partita lasciando ampi spazi mai, o mal sfruttati degli azzurri; non ci siamo perchè il terreno di gioco in pessime condizioni non è una scusante valida, visto che su quel terreno ci giocava anche il Gela che qualche trama di gioco, seppur con i suoi limiti tecnici di cui prima, è riuscita ad imbastirla; non ci siamo perchè il Napoli ha tanti individualismi ma non riesce ad esrpimere un gioco di squadra (vedi azione di Pià...l'unico che sembra un attimino in grado di ragionare appare Bogliacino ma, la sua condizione atletica è attualmente scadente); non ci siamo perchè il Napoli al secondo anno di C avrebbe dovuto metabolizzare la categoria ed affrontare il campionato con la giusta mentalità e grinta, cosa che invece ancora manca agli uomini di Reja; non ci siamo perchè, richiamando i numeri tanto cari a Reja, nelle ultime 4 gare si è vinto solo una volta; non ci siamo perchè non basta buttare nella mischia Sosa negli ultimi 10' per sperare nel colpo vincente allo scadere; non ci siamo perchè tra i vari reparti non ci sono le giuste distanze; non ci siamo perchè l'allenatore e la squadra sono consapevoli dei loro errori ma non riescono a porvi rimedio; ma soprattutto non ci siamo perchè la Sangiovannese tiene il ritmo primato e mantiene la testa con 2 punti di vantaggio ed in più il Perugia è in recupero ed è ormai ad un punto dagli azzurri e quindi non basta mantenere una media di 4 punti ogni due partite ma bisogna ricominciare a vincere fuori casa.