29 Settembre 2005 -- Il brasiliano
Ignazio Pià, intervenuto alla trasmissione Radiogol, è ritornato sulle polemiche nate dopo l'uno a uno di Pistoia: "Mi sembra un pò esagerato essere preoccupati, solo perchè abbiamo pareggiato. Pensiamo alla partita di domenica che sarà un’altra battaglia che dobbiamo vincere a tutti costi – ha detto Pià e spezzando una lancia a favore di Calaiò - Che succede in attacco con Calaiò?Fino ad adesso ci ha trascinato lui, nell'ultima partita non era in buone condizioni, ma non mi sembra che abbia giocato male. Calaiò ha voglia di fare bene come me, domenica cercheremo di portare a casa i tre punti".
Pià ha poi voluto sottolineare che "la serie C è una categoria in cui non ti lasciano giocare, appena ti muovi ti atterrano". "Purtroppo la categoria è questa - ha proseguito - poi ci sono gli arbitri e noi dobbiamo rispettare le loro decisioni. Anche l’anno scorso era così, quindi io cerco di adattarmi e dare quello che posso". Sulla prossima gara contro la Juve Stabia, Pià ha commentato: "Sicuramente sarà un’altra battaglia, noi dobbiamo fare la nostra partita, cercare di fare il nostro gioco e portare a casa la vittoria".
Successivamente è intervenuto anche il numero uno azzurro,
Gennaro Iezzo : "E’una partita importante per il campionato e per me. In particolare perchè è la mia città natale, so quanto è importante questa gara per Castellammare, però a noi servono punti per arrivare primi”. Il portiere azzurro parlando delle sue origini(è nato a Castellammare di Stabia il 07/06/1973, ndr) ha detto: "Nella Juve Stabia ho fatto tre anni nelle giovanili ed una parentesi in prima squadra, praticamente so come è strutturata e come ci affronteranno in questo primo derby. Anche se il 90% della popolazione tifa Napoli, sicuramente verranno qui per metterci in difficoltà. Ho sentito che molta gente non sa per chi tifare, spero che vinceremo, sarà una gara importante".
"Il Napoli è ad un buon punto, basta guardare la classifica, anche se siamo sotto di due punti rispetto alla Sangiovannese - prosegue il portierore azzurro - il Napoli sta viaggiando con una buona media, anche se le due ultime partite sono state strane: la prima, l’arbitraggio ci ha massacrato, la seconda siamo stati meno lucidi rispetto alle altre gare. Ultimamente siamo un po’ sfortunati in fase conclusiva, facciamo fatica a realizzare, queste sono le difficoltà che stiamo incontrando".
Il difensore,
Mirko Savini, ha ribadito un po' i concetti espressi da Iezzo e Pià: "Solamente nelle due ultime prestazioni non siamo riusciti a sfruttare le occasioni che ci sono capitate. Sappiamo che Napoli è una piazza esigente, già quando pareggi ci sono critiche, però quello che è importante è che il gruppo è compatto, unito, lavora bene e sicuramente ne usciremo fuori alla grande anche con l’aiuto dei tifosi". Interrogato sulla sua posizione in campo, spesso ancorata alla linea difensiva, ha spiegato il perchè dei suoi pochi inserimenti: "E’ una questione di equilibrio, noi abbiamo molta gente in fase offensiva che può controllare la partita. Abbiamo gente di qualità che dalla trequarti in poi fa la differenza. Mentre per la fase difensiva siamo un pò carenti, se ci esponiamo anche noi esterni, rischiamo troppo. Abbiamo le potenzialità di risolvere la partita davanti senza problemi, il problema è che gli attaccanti debbono aiutare anche i difensori altrimenti si rischia di esporsi troppo, quindi è un problema di equilibri di squadra".
"Se non riusciamo a finalizzare - prosegue Savini parlando del mal di gol che ha afflitto il Napoli domenica scorsa - il problema non è solo dell’attaccante ma, sicuramente ne verremo fuori, c’è gente lì in attacco che ha delle doti straordinarie. Quando avremo trovato il giusto equilibrio ci potremo esporre di più". Parlando poi della sua venuta a Napoli ha poi concluso: "Personalmente sto vivendo bene, ho accettato Napoli perché ha una storia, non ho pensato minimamente di scendere in C1. Solo il pensiero di venire a Napoli mi dava tranquillità e la possibilità di appartenere ad un progetto importante. Sono convinto che in due o tre anni il Napoli sarà in serie A. E’ un obiettivo a lungo termine, quindi dobbiamo lavorare giorno dopo giorno per raggiungerlo. Già domenica abbiamo un banco di prova importante che dobbiamo sfruttare assolutamente, dobbiamo ritornare alla vittoria, è ora!".