25 Settembre 2005 -- Numeri alla mano, dovrebbe conservare l’imbattibilità che durada 4 partite (sarebbero 7 se considerassimo pure le 3 di coppa Italia). Le statistiche ricordano che la Pistoiese è l’unica formazione di C1 a non aver ancora segnato un gol. E se non bastasse, oggi dovrà vedersela con la difesa meno battuta del girone: quella del Napoli ferma a 0. Gennaro Iezzo, portiere azzurro, memorizza le cifre che presentano la sfida odierna a Pistoia, ma non vuole considerarle del tutto.
«Contano fino ad un certo punto. Ogni partita ha una sua storia. E’ una frase scontata, ma è così. Non è detto che perché la Pistoiese non ha segnato finora, non debba farlo contro di noi. Anzi, i nostro avversari avranno una motivazione in più per darci dentro». E’ lui il pezzo forte di questo Napoli. La scorsa estate ha rinunciato di proposito alla serie A per venire a vincere in maglia azzurra. Iezzo rappresenta il valore aggiunto di questa squadra, il portiere che deve saper essere reattivo quando meno te l’aspetti, così come gli è capitato in queste prime quattro partite. In ciascuna ha dovuto compiere un solo intervento o al massimo due, e tutti decisivi ai fini del risultato.
«Per una squadra come la nostra che punta alla vittoria del campionato è normale che si conceda poco o nulla agli avversari — spiega il portiere del Napoli —. La mia imbattibilità, infatti, è il risultato del lavoro che tutti quanti noi svolgiamo alla domenica. Spesso capita di trovare Calaiò, Pià, Capparella o Sosa arretrati nella nostra area a difendere, soprattutto sulle palle inattive. Insomma, in tutti quanti noi c’è un grande spirito di sacrificio, perché ciascuno vuole arrivare al traguardo della B». Con il passare delle domeniche, la difesa del Napoli acquista sempre maggiore sicurezza. Se Iezzo è un buon guardiano della sua porta, Grava, Romito e Maldonado sono implacabili nel chiudere gli spazi agli attaccanti e nel renderli innocui. Un gran vantaggio per il Napoli, che nelle ultime due partite non ha reso per il proprio potenziale.
«D’accordo, ma è inconcepibile pretendere che si vinca sempre. Nemmeno se al nostro posto ci fosse il RealMadrid le vincerebbe tutte. Questa è una categoria dove non basta essere bravi tecnicamente. Per vincere ci vogliono anche tanto carattere e determinazione, altrimenti diventa dura», conclude Iezzo.
Articolo a cura di Mimmo Malfitano