09 Settembre 2005 -- “Bisogna fermare lo stillicidio continuo di ricorsi, denunce, guerre tra club: è necessario che a giocare siano le squadre in campo e non gli avvocati. Specie dopo che il 90% dei ricorsi sono stati rigettati sia da Tar che Consiglio di Stato, dando ragione sia alla giustizia sportiva che alla legge di due anni fa. E allora il Coni dice basta e passa al contrattacco: “Il Coni passa alla difesa attiva per tutelare l'immagine dello sport: la Giunta ha deliberato infatti - ha spiegato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, al termine della riunione odierna - di inviare alla procura della repubblica le denunce e i ricorsi che alcuni club di calcio hanno inviato agli organi della magistratura ordinaria nei mesi scorsi per verificare se all'interno di questi ricorsi alla magistratura possono essere identificati dei reati contro il Coni".
I ricorsi e le diffide in questione sono quelli del Napoli, Como, Salernitana e Bologna.
“ Li invieremo alla Procura perché venga valutato se in questi atti siano contenuti reati come minacce od estorsioni - ha spiegato uno dei legali del Coni, l'avv. Giulia Bongiorno - Quest'anno si è assistito ad un sistematico ricorso alla violazione della clausola compromissoria: chiediamo alla Procura se certe diffide sia corrette o contengano reati”. “ C'è stato un clima di sospetti e una aggressione inaccettabile - ha continuato Petrucci - Mentre invece l'iter delle iscrizioni ha detto che la federcalcio ha operato correttamente e nel rispetto delle regole. Cercare altri gradi di giustizia lede l'immagine dello sport: quando si parla di 'calcio nel caos ' ci resto male, perché il caos lo genera chi non vuole rispettare le regole e si rivolge agli avvocati “. Quindi anche il Coni si deve dotare di strumenti per rispondere a questo stillicidio, ripeto, di ricorsi infiniti”.
Pugno duro del Coni contro i ricorsi facili, anche perché come ha spiegato un altro legale dell'ente, l'avv. Angeletti: “Su 45 ricorsi al Tar-Consiglio di Stato, lo sport ha avuto ragione 41 volte. Quindi l'operato è stato corretto”.
Petrucci ha chiuso poi l'argomento calcio parlando dei problemi della serie B: “ Non posso non essere d'accordo con la Lega Calcio e con le società per quanto riguarda il giorno e l'orario di inizio delle partite di serie B. Io sto con chi deve fissare le regole nell'autonomia dello sport: spetta quindi alle società e alla Lega fissare gli orari di inizio delle partite di calcio della serie B. Penso piuttosto che da parte dei sindaci delle città sia necessario aiutare le squadre, visto che la serie B nel suo complesso vuole valorizzare la propria immagine” .