09 Settembre 2005 -- Il centrocampista azzurro, nonché capitano del Napoli Francesco Montervino, è intervenuto alla trasmissione di Radiogol trasmessa da Radio Kis Kiss e parlando del suo presente calcistico ha detto: “ Io ho avuto la fortuna che negli ultimi sette, otto mesi le cose sono cambiate radicalmente, sono contento di questo. Spero di continuare a fare così come sto facendo, per il mio bene, per il bene della squadra e poterlo dimostrare alle persone che non credevano in me, che forse si sbagliavano”.
” Partire con la certezza di una società così grossa , così importante, partire con un gruppo forte, partire con un allenatore che già ci conosceva vuol dire tanto – ha poi aggiunto Montervino - la differenza è sopratutto mentale perché nel momento in cui sei tranquillo, sei sicuro, un calciatore non deve fare altro che entrare in campo e giocarsi la partita”. Ha poi sottolineato : “ Noi a livello qualitativo siamo una squadra che ha dei grandi mezzi, tutto ci viene facile, poi quando entri al S. Paolo ci pensano quei quarantamila che stanno sugli spalti. Voglio dire la differenza è tutta qui, prima era poco l’entusiasma attorno alla squadra, adesso anche se in C l’entusiasma è grandissimo, poi c’è una grande società e una squadra organizzata”.
Alla domanda se soddisfatto nel ruolo di capitano del Napoli: “ Sin da ragazzo ho fatto il capitano, a Taranto ed avevo diciotto anni, ad Ancona, è una responsabilità che mi hanno sempre dato- ha risposto Montervino - quindi non avevo mai pensato di diventare il capitano del Napoli. Ma ho sperato indubbiamente, perché penso che sia un sogno di tutti diventare il capitano della squadra più importante del sud”.
Il centrocampista azzurro ha poi smussato sulle dichiarazioni di Reja : “ Penso che il mister non voleva dire che siamo presuntuosi, ma forse che abbiamo affrontato la Massese con un po’ di presunzione. Indubbiamente è uno sprono, il mister ha un grande termometro e sa quando ci deve spronare, ben venga lo sprono del mister in modo che possa aiutarci “.
Sulle prossima gara contro la Lucchese si è detto molto fiducioso: “Sono convinto che domenica l’approccio mentale sarà eccezionale come lo è stato in tutte le altre partite- ha risposto il centrocampista azzurro - è normale che avranno una partenza sparata, pensano di metterla sotto l’intensità, non dimentichiamo che loro come squadra ci somiglia, ci sono calciatori che vengono da altre categorie, dove il ritmo non è così forsennato come la C. Ripeto penso che faranno una partenza veloce, ma non so se le loro caratteristiche sono adeguate a questo – ed infine concludendo - noi saremo lì ad aspettarli e vedremo quello che sanno fare e ci regoleremo di conseguenza. Di sicuro non ci faremo mettere i piedi in testa”