21 Agosto 2005 -- "Cairo ha fatto con il Torino come con il Genova, il Bologna e l'Alessandria: al momento di firmare è sparito". E' quanto ha risposto a una cinquantina di tifosi granata riuniti di fronte alla nuova sede l'avvocato Pierluigi Marengo, presidente del club nato pochi giorni fa dal Lodo Petrucci. Marengo ha parlato per un'ora con i tifosi sconcertati, ritardando così l'inizio dell'assemblea societaria in programma per le 10. "Fino a ieri - ha spiegato - ho sperato che si potesse arrivare ad un accordo con Urbano Cairo (l'editore-pubblicitario piemontese-milanese, ndr). Ce ne siamo andati da Asti con l'intesa di aggiornarci a lunedì.

Anche il sindaco Sergio Chiamparino si è offerto di mediare sulla questione dei contratti. Ora diventa tutto inutile: quale spazio c'è per mediare, se Cairo ha già detto ai media che vuole chiudere la trattativa? E sia chiaro che nessun contratto con dipendenti è stato firmato ieri". I tifosi l'hanno incalzato, dichiarando la loro palese sfiducia nei suoi confronti, ma lasciando uno spiraglio: "Non abbiamo più fiducia, ma siamo costretti a metterne almeno un po' in chi ci ha salvati dall'andare in C2" gli hanno detto, domandando le attuali intenzioni. "Luca Giovannone (l'imprenditore laziale che ha finanziato in gran parte il salvataggio del Torino, ndr) - ha affermato Marengo - mette il 51% del capitale sociale, poi ci aspettiamo il 15% dall'azionariato popolare". Poi è stato interrotto prima di terminare: "Come potete averne la certezza?" hanno ribattuto i tifosi. "Fateci lavorare - ha chiuso l'avvocato - perchè il giorno in cui verrà costituita la società è il 24 agosto ed è vicino", poi è salito negli uffici per l' assemblea.

"Il CdA - ha affermato l'avvocato Marengo al termine della riunione - ha preso atto dell'evolversi della trattativa e mi ha dato mandato totale a chiudere la trattativa col signor Cairo di cessione delle quote della società a valore zero nella misura del 100%".