18 Agosto 2005 -- I tifosi napoletani si rivolgono alla magistratura contro il mancato ripescaggio del Napoli Soccer nel campionato di serie B: sono gia' 12 mila, infatti, i supporter azzurri che hanno dato mandato a un collegio composto da 50 avvocati di citare la Federcalcio per danni "morali, alla vita di relazione ed esistenziali". Il gruppo di legali - guidato da Angelo Pisani e di cui fanno parte, tra gli altri, Augusto Marsicovetere, Matteo De Crescenzo, Angelo De Lucia, Simone Forte, Antonella Amatruda, Alfonso Papa, Alessandro Pane e Giuseppe Riccio - si e' prefissato l'obiettivo di "dimostrare le responsabilita' e gli inadempimenti della Federcalcio".

La causa, sul modello delle class-action americane, cioe' una causa di gruppo, e' stata definita da Pisani "del popolo contro la Federcalcio" e si preannuncia di grosse proporzioni: "Vogliamo arrivare - aggiunge l'avvocato - a 50 mila firme e non sara' difficile. Sara' una delle cause piu' grandi avviate in Italia". Il procedimento legale, che sara' notificato al tribunale di Napoli lunedi' mattina, non ha come obbiettivo primario il risarcimento economico: "I tifosi non vogliono soldi - spiega Pisani - Desiderano solo che sia fatta giustizia. Questa causa andra' di pari passo con quella gia' avviata da De Laurentiis. Siamo dispostissimi a ritirare la citazione a patto che avvenga una conciliazione nel rispetto delle regole".

La Figc viene citata dai supporter azzurri per "violazione delle regole di trasparenza, correttezza e buona fede in ambito sportivo". E sempre alla Federazione italiana gioco calcio i tifosi partenopei chiedono che vengano applicate al caso Napoli le stesse regole che, non meno di due anni fa, fecero in modo che la Fiorentina potesse ritornare a giocare in serie B: "La squadra viola - commenta Pisani - fu rispescata in B, in un campionato allargato da 20 a 24 squadre, per meriti sportivi e bacino di utenza: la stessa sorte che dovrebbe toccare al Napoli. La Federcalcio ha avuto un atteggiamento scorretto. Ogni tifoso ha diritto a un risarcimento per il danno subito personalmente dal mancato spettacolo calcistico".