16 Agosto 2005 -- Si e' riservato di decidere nei prossimi tre giorni il giudice del Tribunale civile di Genova, Alvaro Vigotti, sulla vertenza Genoa-Figc, dibattuta questa mattina. Constatata l'impossibilita' di addivenire ad un accordo tra le parti, il magistrato ha invitato i legali ad esporre le rispettive ragioni. La discussione si e' sviluppata, sostanzialmente, sulla liceita' dell'utilizzazione da parte della giustizia sportiva delle intercettazioni telefoniche acquisite dalla procura di Genova e sui rapporti tra giustizia sportiva e magistratura ordinaria.

Gli avvocati della societa' rossoblu', Carbone e D'Angelo, chiedono l'intervento della magistratura sostenendo che nel processo sportivo sono stati violati a danno del Genoa diritti garantiti dalla Costituzione. Gli avvocati della Figc, Gavallotti Toriello, sostengono la non competenza della magistratura ordinaria in questa vertenza. Intanto, si pone il problema della formulazione dei calendari delle partite, sollevato anche oggi in aula dagli avvocati del Genoa, che hanno chiesto al giudice Vigotti un provvedimento che garantisca il rispetto della sospensione della sentenza Caf, sospensione decisa dallo stesso Vigotti il 9 agosto scorso. La sentenza Caf, se non sospesa, assegnerebbe il Genoa al campionato di serie C. In realtà dovrebbe rimanere in vigore, fino alla decisione finale, l'ordinanza sospensiva del 9 agosto in merito alla stesura dei calendari, quindi, tale ordinanza dovrebbe bloccare la Figc a Roma fino alla nuova decisione del giudice Vigotti.