26 Luglio 2005 -- Da pochi minuti tutte le agenzie di stampa hanno cominciato a 'battere' le notizie dei primi verdetti della Camera di Conciliazione del Coni. Il primo ricorso ad essere respinto è stato quello del Messina che ha già annunciato reclamo al Tar (udienze dal 2 di agosto), come del resto era prevedibile e come del resto faranno anche le altre società i cui ricorsi saranno respinti. "Mi sembra una situazione assurda - ha detto il presidente Franza - Abbiamo presentato tutta la documentazione utile per l'iscrizione...non capisco...aspettiamo, ancora non ho ricevuto comunicazioni ufficiali.
"Nei prossimi giorni rendero' noti alcuni documenti relativi ai bilanci di altre societa', a partire proprio dal Bologna di Giuseppe Gazzoni". Ha poi detto Pietro Franza ai microfoni di 'Radio Radio' promettendo battaglia dopo l'esclusione della società siciliana dalla serie A. La bocciatura del Messina, infatti riaprirebbe le porte della massima categoria al Bologna, retrocesso dopo il doppio spareggio con il Parma: "Tutti - ha detto il patron del Messina - parlano di una serie A formata da 21 squadre. Si dava per scontata la bocciatura del Messina in sede sportiva e ora si comincia a parlare di un nostro ripescaggio dopo il ricorso al Consiglio di Stato. Molte persone parlano di un provvedimento per portare la serie A a 21 squadre. Sembra che io sia l'unico a non sapere nulla di tutto cio' - ha poi concluso - Capisco che la serie B porterebbe al fallimento una società che ha 220 miliardi di lire di debito e un buco nel patrimonio netto".
"Se a Franza va bene una serie A a 21 squadre, a me va bene anche a 22. Sara' il presidente della Federazione a deciderlo". Ha risposto il numero 1 del Bologna, Gazzoni Frascara, ai microfoni di Radio Radio spiegando la posizione del club felsineo. "Non ho nulla contro il Messina e contro il presidente Franza. Ma sono per il rispetto delle regole, io le ho rispettate e ho perso sul campo".