15 Luglio 2005 -- Finito il Consiglio Federale che ha confermato le decisioni della Coavisoc, così come confermato dal presidente della Lega Adriano Galiani: "Abbiamo ratificato tutti i verdetti della Covicoc" ha detto uscendo dalla lunga riunione durata 5 ore e mezza. Dunque è ufficiale, Torino e Messina fuori dalla Serie A. Il Consiglio della Figc ha ufficializzato la bocciatura delle iscrizioni delle due societa'. I due club potranno ora ricorrere alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni. Uguale provvedimento è stato confermato anche per la Salernitana ed il Perugia che non potranno giocare in serie B, mentre in serie C1 è 'saltata' la Spal (probabile il ritorno a parametro zero di Consonni in azzurro, ndr). Anche per queste squadre già pronto il ricorso alla Camera di Conciliazione.
Tilli Romero presidente del Torino ha dichairato intervenedo in diretta a RadioGoal subito dopo la fine del consiglio ha dichiarato: "Era purtroppo quanto atteso, non è stato cambiato nulla rispetto a quanto ci si aspettava. Adesso abbiamo i gradi di ricorso, siamo tranquilli anche se non contenti ma siamo fiduciosi che in appello le cose saranno risistemate. Faccio gli auguri al Messina - ha concluso Romero - affinchè l'anno prossimo possiamo fare entrambi la serie A, perchè lo meritiamo".
"Undici societa' di serie C sono salve, le altre tredici sono fuori". Lo ha annunciato il presidente della Lega Mario Macalli al termine del Consiglio federale. "Ma e' ora di cambiare andazzo - ha aggiunto - Il calcio e' malato. Personalmente sono contrario ai ripescaggi. Anche se oggi undici club sono salvi il 60 per cento di loro a fine settembre avra' di nuovo problemi". La nuova estate calda del pallone conoscera' ancora tre tappe. La prima e' imminente: le societa' non ammesse oggi dal Consiglio Federale in seguito al parere della Coavisoc attenderanno giovedi' 21, il giorno in cui si riunira' la Camera di Conciliazione del Coni. In caso di ulteriore bocciatura i club non iscritti ai campionati dovranno passare dalla giustizia sportiva a quella amministrativa, in prima istanza alla 3/a Sezione del Tar del Lazio, l'unica avente titolo ad accogliere eventuali ricorsi. L'ultima spiaggia e' rappresentata dal Consiglio di Stato, che in qualita' di organo inappellabile chiudera' ogni controversia (10 agosto).