01 Maggio 2005 -- Si è conclusa col Martina che è andato a festeggiare sotto la curva dei propri tifosi il pareggio col Napoli valido per la trentaduesima giornata di campionato di serie C1/B e coi cori ostili nei confronti dell’arbitro Herberg della sezione di Messina reo di aver espulso l’attaccante Mitri costringendo la squadra di casa a giocare parte del secondo tempo in dieci uomini. Il Napoli nonostante la schiacciante supremazia nel possesso palla (ben 30 minuti contro i 19 del Martina, ndr) non solo non ha saputo sfruttare la superiorità numerica ma, non ha saputo far valer la maggiore qualità dei suoi uomini e per l'ennesima volta ha dovuto rincorrere il risultato riuscendo a pareggiare solo al 27’ della ripresa dopo che era passato in svantaggio al 32’ del primo tempo sulla solita dormita difensiva ma, come sempre andiamo con ordine nella ricostruzione della gara.
E’ il Napoli a fare la gara, col Martina che timoroso pensa a difendersi per poi tentare di ripartire in contropiede ma, gli uomini di Reja appaiono subito privi della cattiveria necessaria per poter vincere la partita e della concentrazione necessaria non solo per non subire reti ma anche per realizzarle. Comunque al 05' Abate ruba palla sulla destra poi serve per l'inserimento in area di Grava che crossa basso per Pià che però calcia male e la palla finisce abbondantemente fuori. Al 09' da un calcio di punizione per fallo di Paris su Pià, all'altezza del vertice sinistro dell'area del Martina, Gatti crossa proprio per il brasiliano che colpisce di testa mandando però fuori. Al 13' perde ingenuamente palla Paris, Consonni lancia subito per l'inserimento di Calaiò, ma Narciso esce ed anticipa l'attaccante azzurro. Al 16' il Martina prova a farsi vivo dalle parti di Gianello con Mitri che lancia Manca sul filo del fuorigioco, il portiere del Napoli è costretto ad uscire fin fuori della sua area e spazzare in fallo laterale. Al 17' tiro dal limite di Pià debole e centrale, Narciso si tuffa alla sua destra e blocca a terra senza problemi; al 24' Gatti, ritornato in campo dal primo minuto per sopperire all’assenza di Fontana per infortunio e alla squalifica di Corrent, lancia in diagonale a cercare l'inserimento di Abate, Narciso esce fuori dall'area di rigore ed anticipando il centrocampista azzurro spazza via.
Al 30' ci prova Calaiò con uno stop di petto e tiro al volo in rovesciata: bello il gesto tecnico ma la palla è fuori misura. Al 31' le prime avvisaglie di una difesa che da qualche domenica a questa parte sembra un tantino distratta con Scarlato che si lascia sorprendere da Manca che manda la palla di poco alto sulla traversa. Al 32’ arriva il gol del Martina: Scarlato commette fallo in gioco pericoloso in posizione centrale a circa 30 metri dalla porta di Gianello, sul traversone in area di Manca la difesa lascia colpevolmente solo Lisuzzo che inserendosi da dietro insacca di testa alle spalle del portiere azzurro. Al 36' Pià, uno dei migliori della gara, si incunea dalla sinistra in area e poi tenta la triangolazione con Calaiò, ma Narciso esce ed anticipa il tocco di ritorno per il brasiliano e così l'azione sfuma. Al 41' su potente tiro dal limite di Calaiò, il portiere del Martina si stende in tuffo alla sua destra e devia con le punta delle dita, la palla non perde di potenza, si impenna e sta per entrare in porta ma un fortunoso movimento del portiere con il braccio sinistro evita la rete, così si va al riposo col Napoli sotto di un gol immeritatamente dal punto di vista delle azioni create, ma giustamente per la voglia di voler vincere e di fare risultato.
Ad inizio ripresa, il Napoli che per l’occasione indossava un completo rosso, costretto a fare a meno già dagli ultimi minuti del primo tempo di Abate che ha riportato un indurimento all’adduttore destro (il calciatore è uscito per precauzione in vista dei play-off) va vicino al gol con Mora che servito ottimamente da Calaiò, proprio nel 1' minuto di gioco, ha il tempo di stoppare e calciare, ma Narciso devia in angolo sulla sua destra. Al 07' cross di Consonni in area, Ignoffo si tuffa di testa e serve involontariamente Calaiò che colpisce con la punta facendo impennare la palla e Narciso blocca in presa alta sulla linea di porta. Sempre al 07' il Martina torna a farsi pericoloso con Mitri che viene fermato proprio al momento di calciare dall'intervento in scivolata di Grava. Al 15' uno degli episodi chiave della partita: Mitri, appena ammonito per proteste, entra in area inseguito da Scarlato; l’attaccante del Martina si butta a terra simulando il fallo da rigore, l'arbitro Herberg se ne accorge e senza esitazione lo ammonisce per la seconda volta mandandolo negli spogliatoi anzi tempo. A questo punto i padroni di casa si rintanano nella propria metà campo e Trillini fa entrale il goleador brasiliano William Da Silva per cercare di colpire in contropiede, mentre Reja aveva da poco fatto entrare ed esordire in serie C1/B il giovane Schettino.
Al 17' Calaiò ci prova con un tiro dal limite ma, la palla termina fuori. Al 27' finalmente arriva il pareggio, a questo punto meritato, del Napoli: triangolazione vincente per vie centrali fra Pià e Calaiò con quest'ultimo che ha finalizzato il passaggio di ritorno del brasiliano insaccando alle spalle del portiere Narciso in uscita. Al 34' è ancora una volta il portiere del Martina protagonista con una grande parata su colpo di testa di Pià che aveva staccato su cross dalla destra di Grava. Al 35' viene ammonito Calaiò per simulazione di fallo da rigore in area tra le proteste della panchina del Napoli ma a nostro avviso ancora una volta l'arbitro Herberg di Messina ha visto bene poiché l'attaccante azzurro si era aiutato irregolarmente aggiustandosi il pallone irregolarmente con le mani. Al 38' il Martina si riaffaccia dalle parti di Gianello con Da Silva che tenta il tiro su cross dalla destra ma la palla termina fuori. Al 40' cross dalla sinistra di Consonni per Calaiò che colpisce di testa mandando di poco alto sulla traversa. Al 44' pericolo per il Napoli con Da Silva che scavalca Scarlato, poi Gianello esce appena in tempo per anticipare il brasiliano.
In conclusione possiamo dire che la partita ha messo ancora una volta in mostra un Napoli poco attento che alla prima disattenzione subisce gol, ma ha anche fatto vedere che la squadra nonostante gli infortuni e le assenze è in grado di rendersi pericolosa. Gli azzurri ci sono comunque parsi già rivolti con la testa ai play-off ed in realtà questo è un dubbio che ci è venuto già da un paio di domeniche ed esattamente dalla gara col Sora. La squadra tutto sommato ha tenuto bene dal punto di vista fisico e sono apparsi in crescita Calaiò, Pià e Grava. Bene anche il ritorno in campo di Gatti, mentre è parso ancora in ombra Consonni. Facendo un computo delle azioni gol create il Napoli avrebbe anche meritato la vittoria ma questo non fa altro che accresce il rammarico, non tanto perché il primo posto non è più matematicamente raggiungibile (infatti il Rimini è a quota 66 e il Napoli che adesso ha 57 punti al massimo può arrivare a 63 poiché mancano solo due gare, ndr), ma per il fatto che almeno il secondo posto, in ottica play-off, era ancora alla portata. Certo matematicamente sarebbe ancora raggiungibile ma a questo punto ci chiediamo cosa è meglio: preservarsi in queste due gare in vista dei play-off, oppure tentare comunque di raggiungere il secondo posto per affrontare gli spareggi promozione in una posizione migliore?