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23 Aprile 2005 -- “Non dobbiamo pensare ai play-off, dobbiamo pensare alla partita di domenica che è quella più immediata”, ha esordito così il difensere palermitano Giovanni Ignoffo, al suo primo anno con la casacca azzurra ed ha poi continuato spiegando che questa sua affermazione non è solo frutto di un voler cancellare la brutta figura rimediata all’andata, quando l’allora Napoli di Ventura,se ne andò dalla Puglia con quattro palloni sul groppone e una pessima prestazione che scatenò la rabbia di Marino il quale, per punizione, mandò la squadra in ritiro a Paestum, ma è anche la voglia di restare coi piedi per terra fino a che il campionato non sarà finito: “Io ed i miei compagni – ha deto Ignoffo - viviamo alla giornata e dobbiamo pensare solo al Foggia. Dobbiamo riscattarci perché all’andata è stata la sconfitta più amara che abbiamo subito. Loro ci misero in difficoltà sul piano del gioco e dell’agonismo ecco perché noi vogliamo riscattarci, dimostrando sul campo di voler cancellare la brutta prestazione dell’andata”.
“Rispetto ad allora - prosegue - è cambiato il Napoli, negli uomini, nell’allenatore e nel gioco, oggi siamo una squadra che ha una maggiore solidità difensiva e che ha voglia di racimolare quanti più punti possibile da qui alla fine. La fase finale del campionato è importante, dobbiamo cercare di crescere per poter arrivare alle ultime partite nei migliori dei modi. In questi giorni ho sentito parlare qualche giornalista di un possibile stress, ma io non credo a questo stress psicologico, lo stress di che? Per me più si gioca e meglio è. Se vogliamo andare nella categoria superiore dobbiamo giocarcela nei migliore dei modi e puntare sempre a migliorare. E quando parlo di migliorare intendo un miglioramento complessivo della squadra quindi, sia l’attacco, sia il centrocampo, che la difesa. Questa squadra deva continuare a crescer come gruppo, perché alla fine le squadre che fanno risultato sono quelle squadre che fanno gruppo e questo deve essere lo spirito nelle partite che verranno”.
Ignoffo si è poi soffermato sulla sua capacità di fare gol inserendosi sui traversoni dai corner, capacità che gli ha consentito di realizzare tre reti, il che, per un difensore, non è roba da poco: “Il mio compito è principalmente quello di non far segnare, però c’è anche quello di andare nei calci piazzati davanti. Nel girone di andata sono riuscito a buttarla dentro tre volte, purtroppo fino ad ora non mi è ancora riuscito, chissà che non ci riesca proprio domenica”. Parlando poi del mal di gol di Calaiò ha affermato: “Emanuele non sta attraversando un momento positivo perché quando gli attaccanti non la buttano dentro non si può dire che sono in un buon momento, ma lui è un ragazzo palermitano come me, è molto spiritoso, ha voglio di sdrammatizzare, ha unga gran voglia di socializzare coi compagni e di mettersi al servizio della squadra, lui deve stare tranquillo, fare quello che sappiamo sa fare ed il gol arriverà”. Ignoffo ha poi concluso esprimendo il suo parere su quello che servirà al Napoli per salire di categoria: “Adesso abbiamo bisogno di una certa serenità e consapevolezza nei propri mezzi, ma sarà importante avere un gruppo solido in cui ognuno gioca per l’altro, dare come dico ai miei compagni dare di tutto di più”.
Intanto, ieri pomeriggio a Marano si sono regolarmente allenamenti Pià, Abate e Fontana. Con Sosa partito per ritornare in Argentina e con Capparella che è ancora a riposo dopo la distrazione muscolare era assente anche Consonni, ma fortunatamente non per motivi di infortunii. Infatti il centrocampista, autorizzato dalla società, è scappato a Fiorenzuola perchè è divenuto di nuovo papà, a lui, alla moglie e al figlioletto William vanno gli auguri di tutto i tifosi del Napoli, oltre che della nostra redazione, sperando che domenica possa festeggiare, come accaduto col Padova, regalando un gol al nuovo arrivato.