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La Samb torna sugli episodi di sabato
Comunicato ufficiale della società in merito ai fatti accaduti all’arrivo del Napoli

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29 Marzo 2005 -- “Nel pomeriggio (28/03/2005 n.d.r.) si è tenuta una conferenza stampa, presso lo stadio “Riviera delle Palme”, nella quale il consigliere d’amministrazione Remo Croci ed il team manager rossoblù Michele Scaringella hanno ritenuto opportuno chiarire alcuni punti relativi alle dichiarazioni, apparse su alcune testate giornalistiche, relative ad una presunta aggressione ai giocatori partenopei nel prepartita di Samb-Napoli.

«E’ assurdo utilizzare termini come “teppismo”, o parlare di calci e pugni. Tantomeno affermare che qualcuno sia salito sull’autobus che ha accompagnato la squadra campana all’interno dell’impianto sportivo – ha affermato Croci – abbiamo lavorato tutta la settimana per onorare un appuntamento così importante predisponendo tutto nel migliore dei modi, ed ora dobbiamo sentirci queste accuse». I dirigenti rossoblù hanno raccontato tutto quanto accaduto nel prepartita a partire dalla mattinata, quando, intorno alle 11.30 si è presentato un furgoncino bianco pretendendo di parcheggiare nello spiazzale interno destinato all’ingressi dei pullman delle squadre: «C’erano a bordo delle persone che hanno detto di essere i magazzinieri del Napoli Soccer, ma non avevano nessun permesso per poter entrare nello spiazzale, nonostante questo, proprio per evitare polemiche ed altre situazioni antipatiche, una volta appurato che fossero effettivamente i magazzinieri li abbiamo lasciati entrare. Stesso discorso vale per l’ingresso delle auto dirigenziali nello stadio. Avevamo concesso due pass auto, e, dietro al pullman proveniente dalla Campania, se ne sono presentate tre. Anche lì, dopo un primo rifiuto, l’amicizia che ci lega al dg partenopeo Marino ci ha indotto a concedere l’ingresso anche al mezzo non autorizzato. Quello che poi è accaduto al momento dell’arrivo del pullman con la squadra napoletana, non è assolutamente identificabile in quanto scritto da alcuni giornali. Insieme ai giocatori in tuta, sono scese dal pullman altre persone che non erano identificabili, qualcuno, addetto alla sorveglianza, gli ha così chiesto le generalità. Lì si è creata della tensione, non certo a causa nostra.

I giocatori del Napoli hanno cominciato ad accalcarsi sulla porta d’ingresso degli spogliatoi facendo gran confusione, il tutto sotto gli occhi di un sottufficiale dei Carabinieri della caserma Sambenedettese che ha poi confermato, nel dopo gara, quanto accaduto». C’è inoltre da sottolineare il fatto che quando il pullman stava facendo manovra per entrare nel cancello, quindi nel momento in cui era ancora all’esterno della recinzione dello stadio, alcuni tifosi hanno lanciato epiteti all’indirizzo dei calciatori napoletani. Una cosa senza dubbio spiacevole, ma che nel calcio purtroppo è frequente. Quello che invece non sarebbe dovuto accadere è il fatto che dall’interno del pullman, i giocatori rispondevano alle provocazioni con mosse molto eloquenti (corna, o gesto dell’ombrello). «Questo episodio è accaduto fuori dallo stadio – hanno precisato i due dirigenti – e non all’interno. Così come la vicenda relativa all’arbitro. Il taxi che lo trasportava allo stadio sarebbe dovuto entrare nella recinzione destinata all’ingresso dei giocatori, ma il tassista ha sbagliato ingresso ed ha costretto gli addetti dello stadio a dover aprire il cancello della tribuna centrale. Questa perdita di tempo ha fatto sì che alcuni tifosi presenti all’esterno riuscissero a far sentire la propria voce apostrofando la terna arbitrale, ma una volta dentro non è accaduto nulla.

Un tifoso ha provato ad avvicinarsi al sig. Marelli, ma è stato subito allontanato. Anche in questo frangente era presente l’ispettore di Lega, che ha avuto anche modo di complmentarsi per l’immediato intervento». Infine, Croci ha voluto sottolineare un altro particolare accaduto durante la partita, relativo al bandierone, con espliciti insulti contro Carraro, comparso nel settore dei tifosi partenopei: «Il regolamento parla chiaro, striscioni contro persone od autorità vanno immediatamente rimossi, eppure quel bandierone è rimasto appeso in curva sud per tutta la partita» (Nella foto il Presidente della Sambenedettese)
Fonte: Ufficio Stampa Sambenedettese Calcio