22 Marzo 2005 -- Continua la querelle a distanza tra Aurelio De Laurentiis ed il sindaco Rosa Russo Iervolino sulla questione San Paolo. La vicenda è iniziata nei mesi scorsi, quando De Laurentiis chiese al Comune la gestione dello stadio San Paolo. Lo scorso 4 marzo fu approvato, in un incontro a Roma tra l'assessore Nicola Oddati e Aurelio De Laurentiis e dopo numerose modifiche e polemiche tra Napoli e la giunta comunale, l'atto deliberativo che avrebbe dovuto essere risolutore. La delibera per la gestione dell'impianto di Fuorigrotta ha bisogno però di essere approvata dal Consiglio Comunale prima di diventare operativa.
Fino a domenica pomeriggio tutto sembrava procedere per il meglio, poi dopo la gara col Teramo le dichiarazioni di De Laurentiis che, mentre pochi giorni prima si era detto fiducioso che per Pasqua la questione sarebbe stata chiusa, ha poi minacciato di far giocare il Napoli lontano dalla città lasciando intendere in qualche modo che l'accordo era ancora lontano dal raggiungersi a causa anche del problema inagibilità che pende sullo stadio come una spada di Damocle.
Ieri ennesima puntata di quello che si avvia a diventare un vero e proprio tormentone, infatti, il Sindaco Rosa Russo Iervolino a margine di un comizio tenutosi a Barra si è detta sorretta dalla 'pazienza' in considerazione dei tifosi "fino a quando non vengono ingannati. E adesso - ha aggiunto - comincio ad avere paura che ciò stia avvenendo. Faccio fatica a capire i motivi delle dichiarazioni di De Laurentiis, perchè la giunta ha concordato fino all'ultima virgola con il presidente del Napoli Soccer e i suoi avvocati", ha sottolineato la Iervolino ricordando di aver incontrato De Laurentiis appena mercoledì scorso con il governatore uscente della Campania Antonio Bassolino, in occasione della presentazione a Napoli dell'ultimo film da lui prodotto: "De Laurentiis dopo un affettuoso saluto e un fervido ringraziamento - ha spiegato il sindaco - è venuto alla cena per Bassolino ed è stato con noi tutta la sera molto contento e pieno di progetti futuri. Che cosa sia successo dopo, non lo so. Il Comune è pronto a firmare la convenzione che ritengo più che vantaggiosa per De Laurentiis - ha concluso la Jervolino - nessuno ha mai prospettato, neanche lontanamente, di togliergli lo stadio. Cosa dovremmo farcene noi, farci giocare gli assessori?".
Poco dopo è arrivata la risposta di De Laurentiis alle accuse della Iervolino in merito al fatto che stesse prendendo in giro i tifosi: "Il sindaco di Napoli è stata assalita da un dubbio che, a quanto mi risulta, non hanno i suoi concittadini. Dallo scorso agosto parlano i fatti, di certo non ho preso in giro i napoletani. Avevo assunto impegni con la città ed i tifosi - continua De Laurentiis -li sto onorando puntualmente e per rispettarli tutti, specialmente i progetti a medio e lungo termine, avevo chiesto all'amministrazione comunale la concessione d'uso dello stadio San Paolo". De Laurentiis ha sottolineato, poi, che "la definizione del relativo contratto va avanti da eccessivo tempo, a giudizio di un imprenditore il quale ha bisogno di certezze e chiarezza. A quanti, con paziente professionalità, si sono spesi per definire il testo dell'accordo tra Comune di Napoli e Napoli Soccer, avevo chiesto la cortesia di definirlo con trasparente semplicità, senza se e senza ma".
De Laurentiis ha poi concluso cercadno di smorzare i toni della polemica: "L'obiettivo, credo possa essere ancora raggiunto dal momento che il Comune di Napoli manifesta pubblicamente la volontà di ospitare nel proprio stadio la squadra che ne porta il nome e ne difende i colori ed il Napoli Soccer non intende andare in esilio dopo cento anni di storia. Il presidente del Napoli e l'imprenditore De Laurentiis chiedono di essere solo aiutati a portare avanti la programmazione di un progetto nel quale l'unico obiettivo è il ritorno del Napoli ai livelli che gli competono per tradizione e passione dei suoi tifosi. Non sarà un ininfluente inciso, per l'amministrazione Comunale ma non per il Napoli Soccer, ad impedirne la realizzazione. Lo spero, anzi voglio continuare ad esserne sicuro".