|
06 Marzo 2005 -- Alla vigilia della gara, il tecnico del Napoli, Eddy Reja, era stato molto chiaro: “Voglio più grinta, meno fraseggi e più cattiveria, meno bel gioco e più concretezza! Quella col Chieti sarà una classica partita da serie C ed il Napoli dovrà calarsi nella mentalità di questa categoria mordendo le caviglie agli avversari”. A quanto pare i suoi uomini lo hanno ascoltato dandogli soddisfazione, sì, perchè di bel gioco, nella gara di oggi, non si è vista nemmeno l’ombra, solo grinta e cattiveria, quest’ultima concretizzatasi in cinque ammonizioni per il Napoli: Consonni, Montervino, Scarlato, Abate e Fontana, questi ultimi due, diffidati salteranno la gara col Benevento; nel Chieti espulso Tacchi al 4° minuto della ripresa, per una gomitata ritenuta volontaria dall’arbitro Velotto. Nonostante la superiorità numerica per tutto il secondo tempo però, gli azzurri non sono riusciti ad andare oltre ad uno striminzito 1 a 0, frutto del gran gol realizzato da Calaiò su azione di contropiede di Pià.
Dopo il minuto di silenzio per commemorare la scomparsa dell’agente del Sismi, Nicola Calipari, morto in Iraq per salvare la vita e ridare libertà alla giornalista Giuliana Sgrena, le gara ha avuto inizio con le due squadre che, timorose, si studiavano a vicenda. Al 04' il Napoli si affaccia dalle parti del portiere Sciarrone con una punizione battuta in area da Fontana a cercare la testa di Scarlato che però commette fallo sul difensore e così l’arbitro Velotto fischia una punizione per il Chieti. Al 06' tocca al Chieti con Guariniello che prova la sforbiciata in area ma, cicca clamorosamente la palla e poi Lacrimini dal limite calcia abbondantemente a lato. Dalle prime battute di gara si capisce subito che non sarà una bella partita, il Napoli non riesce ad effettuare trame di gioco convincenti e si rifugia spesso in lanci lunghi e analogamente il Chieti, nonostante la supremazia del possesso palla, non riesce a creare pericoli se non al 18' quando sulla battuta di una punizione dalla destra, Bonfanti, tra un nugolo di difensori azzurri, si gira e calcia sul palo, la palla ritorna in campo proprio sui piedi di Serao che mette alle spalle di Gianello, ma quando il guardalinee aveva già segnalato la posizione di off-side e dunque gol annullato e punizione in area per il Napoli.
Si va avanti a suon di botte e a farne le spese è Lambertini, costretto ad uscire per far posto a Bigianti, la gara continua a non offrire spunti se non qualche improbabile tiro dal limite. Comunque al 33' arriva la prima palla gol per il Napoli: Calaiò dalla sinistra serve in area per Abate che tutto solo spara a botta sicura ma centrale e Sciarrone si esalta deviando in angolo con un colpo di reni. Al 40' ci prova D'Aniello su calcio di punizione in posizione centrale, il suo tiro scavalca la barriera, ma la palla centrale e debole è Gianello blocca senza problemi. Al 45' arriva il gol del Napoli da un’azione di contropiede innescata dal rinvio di testa di Terzi che serve Pià: il brasiliano si fa tutto il campo e giunto al limite dell'area serve sulla destra per Calaiò che con un fantastico tiro a giro sul secondo palo insacca alle spalle di Sciarrone. Il Chieti prova a reagire ma non va oltre una punizione al 49' battuta da Terrevoli nello specchio della porta ma con Gianello che ben appostato blocca in sicurezza.
Ad inizio ripresa, Reja manda in campo Gatti al posto di Fontana in non perfette condizioni fisiche. Il Chieti si appresta ad un forcing per agguantare almeno il pareggio, ma al 4°, come già detto, Velotto espelle Tacchi per una gomitata, ritenuta volontaria ai danni di Grava, così che la squadra di Donati è costretta a giocare in dieci uomini. A questo punto ci si aspetta una gara in scioltezza degli azzurri e altri gol per mettere al sicuro il risultato ma, così non sarà. Infatti, gli uomini di Reja, forti del vantaggio e della superiorità numerica si limitano a difendere lasciando il pallino del gioco in mano ai padroni di casa. Ma il Chieti è ben poca cosa e ridotto in dieci non riesce ad imbastire azioni di gioco pericolose, perciò si limita a pressare il Napoli cercando di indurlo in errore e per poco non ci riesce al 19' quando Scarlato, con un colpo di testa all'indietro, costringe Gianello ad uscire frettolosamente ad evitare l'inserimento di Guariniello. Al 20' il Napoli torna a farsi vivo dalle parti del portiere avversario con Consonni che, servito in area da Pià, spara la palla clamorosamente fuori calciando da buona posizione.
Al 24' Abate, servito con un cross dalla sinistra, calcia verso la porta colpendo male, poi Pià tenta la sforbiciata al volo ma l'arbitro fischia una punizione per gioco pericoloso. Un minuto più tardi ed esattamente al 25' , un nuovo brivido percorre la schiena dei tifosi partenopei: Scarlato con un tocco all’indietro per il suo portiere in uscita rischia l'autogol, per fortuna è bravo a metterci una pezza Gianello che salva con la punta del piede, poi lo stesso Scarlato allontana la palla. Reja manda in campo forze fresche e cambia Calaiò con Sosa ed Abate con Montesanto, Donati prova ad inventarsi qualcosa mandando in campo Di Vito al posto di Bigianti e Rossetti al posto di Serao, ma la partita si trascina stancamente fino al 90. Solo nei 5 minuti di recupero assegnati dall’arbitro Velotto si rivive qualche emozione ed esattamente al 47' con una azione di contropiede del Napoli con Pià che viene atterrato poco prima dell'ingresso in area, con Montesanto che si arrabbia perchè chiedeva palla sulla sinistra in quanto lasciato completamente solo, ed al 49' con D'Aniello che in area azzurra cicca il pallone che si spegne sul fondo.
In conclusione possiamo dire che, anche se non è stato un bel Napoli, e anche se il Chieti ha avuto la supremazia nel possesso palla, gli azzurri hanno forse meritato ai punti la vittoria, seppure di misura. Continua il momento negativo di Consonni, Montervino e Fontana ma, fortunatamente, il maggior tasso tecnico della squadra consente di sopperire alle carenze di gioco e amalgama. Certo è che Reja avrà ancora molto da lavorare, non solo in previsione play-off ma, anche e soprattutto in vista del prossimo derby col Benevento, dato che dovrà fare a meno di Abate e Fontana, oltre che di Corrent, il ché è un bel problema visto che Gatti nel ruolo di centrale di centrocampo non offre molte garanzie. Comunque i numeri sono tutti a favore del tecnico, con 4 vittorie in 5 gare, siamo sicuri che Reja proverà a portare a casa la terza vittoria in trasferta della sua gestione, appoggiandosi sulla velocità di Pià, sui gol di Calaiò e sulle parate di Gianello e chissà che non sia finalmente arrivata l’ora di Capparella...