‘Una squadra camaleontica’ Reja esamina la sconfitta di Avellino ed esorta gli azzurri a trovare la mentalità giusta per raggiungere i play-off
18 Febbraio 2005 -- Ripresi gli allenamenti dopo i tre giorni di riposo concessi dall’allenatore, il Napoli resterà fino a sabato in questa eccellente struttura di Sant’Antimo, dotata di manto erboso sintetico, poi, domenica si ritornerà a Marano per una partita a ranghi misti. Il tecnico Reja, rispondendo ai cronisti, è ritornato sulla cocente sconfitta di domenica scorsa nel derby con l’Avellino: “Non abbiamo preparato bene ed in maniera adeguata questa gara, ma non per nostra volontà ma, perchè ci sono state un po’ di influenze, due si fermavano, due rientravano e abbiamo dovuto così trovare delle soluzioni di emergenza. Inoltre, con quel campo lì siamo stati sfavoriti. Però lo stesso abbiamo interpretato bene la gara, soprattutto il secondo tempo. Nel primo tempo c’è stato un sostanziale equilibrio, mentre nel secondo tempo, prima che loro realizzassero il gol, avevamo noi la partita in mano. Mi dispiace che non siamo arrivati a concludere, ecco sotto l’aspetto della conclusione rispetto ad altre partite abbiamo fatto un po’ in meno, ma dovuto probabilmente anche al campo”.
Continuando poi a parlare della sconfitta con l’Avellino ha espresso il suo rammarico sull’arbitraggio: “Io il sano agonismo lo accetto, però le minacce, oppure le entrate da dietro non le accetto, infatti ai miei dico quando c’è il pallone alla pari mi sta bene il contrasto, però vorrei che ci sia lealtà sportiva anche nel contrasto, il calcio è uno sport di contatto, però che ci sia anche onestà in questo tipo di contatto. Mi da l’impressione che qualche fallo in più c’è stato domenica e forse andava sanzionato prima. Anche stamattina abbiamo analizzato quali sono stati i nostri errori, per cercare di trarre beneficio anche dalle sconfitte e cercare di migliorare quegli aspetti che non abbiamo messo in campo domenica”. Reja, è ancora alle prese con problemi di formazione: “Da metà campo in avanti ho abbondanza, in fase difensiva invece sono pochi i contatti, però Terzi è un giocatore che ha già giocato in questa posizione centrale e non penso che avrà difficoltà. Auguriamoci che da qui alla partita con la Spal non succedono altre novità, abbiamo già scontato abbastanza. Già l’altra settimana, precedentemente i due menischi, col discorso di Giubilato, poi con l’influenza dei due centrali, Ignoffo e Scarlato, insomma mi sembra che la difesa sia stata quella particolarmente penalizzata. Nonostante questo noi la gara al di la di una distrazione, proprio quella che ci è costata la gara ci siamo stati”.
Reja ha poi concluso parlando degli obbiettivi da raggiungere: ”Noi abbiamo delle altre gare, sicuramente incontreremo delle squadre agguerrite, che aspettano tutte noi, perché quando arriva il Napoli fanno tutte la partita della vita, noi lo sappiamo e bisogna prepararsi adeguatamente, ogni partita ha una storia diversa. Bisogna sapersi adattare a tutte le situazioni che possono capitare in gara. Discorsi arbitrali, discorsi di agonismo ai limiti dell’illecito, bisogna essere più forti di queste situazioni. Ecco perché dico che la partita di domenica, non è stata del tutto negativa, abbiamo trovato questa realtà e bisogna calarsi dentro questa realtà. Noi abbiamo sei partite fuori casa e sono tutte partite per noi determinati. Dobbiamo raggiungere i play-off e bisogna fare risultato. Per farlo bisogna sapersi adattare a tutte queste situazioni, in modo particolare, c’è bisogno sempre della mentalità giusta, perché non si può sempre giocare bene. Allora bisogna adattarsi, non possiamo sempre mettere palla giù e giocare, troveremo ogni due passaggi un fallo, ci saranno anche queste situazioni e noi dobbiamo cercare di evitare queste situazioni: dobbiamo essere una squadra camaleontica che, a secondo della gara, si adatti per ogni situazione”.
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