26 Gennaio 2005 -- Ieri il Napoli ha ripreso la preparazione in quel di Paestum, dove, si è aggregato anche l’ultimo acquisto azzurro, il difensore casertano, provenienza Catanzaro, Gianluca Grava. Il calciatore, figlio d’arte (suo padre Adriano è stato stopper nella Casertana e nella Nocerina), si è detto felicissimo di essere in azzurro e si è già candidato per un posto da titolare per la gara con il Lanciano: “Al Lanciano segnai la mia prima doppietta nel ’95 – racconta grava ai giornalisti che lo incontrano nella hall dell’Hotel Hariston – comunque deciderà il mister se giocherò o meno”. Non altissimo (1 metro e 72), mingherlino (68 Kilogrammi), con pullover a collo altro e capelli lunghi, a presentarlo ci pensa Carmando: “Ecco a voi Grava, il più forte difensore d’Europa” ha detto con tono serioso, poi Scarlato che lo ha avuto come compagno di squadra a Terni ha aggiunto: “Sei arrivato in un grande gruppo ora devi solo conquistarti un posto in squadra”.
“Non mi sembra ancora vero di essere arrivato al Napoli – ha detto Grava – Già in passato ero stato vicino alla società azzurra ma poi le trattative sfumarono, così, fino alla fine ho temuto che il tutto potesse saltare ancora una volta. Ho tanta voglia di conquistare la stima del tecnico e dei tifosi che spero di poter abbracciare a fine stagione dopo aver centrato l’obiettivo promozione. Il direttore Marino mi aveva cercato già quando era ad Udine, quell’anno mi voleva anche la Fiorentina, ma la Ternana, la squadra in cui militavo all’epoca (insieme a Scarlato, Savino, Corrent e Calaiò) mi promise che a fine anno mi avrebbe prolungato il contratto, cosa che poi non fece. A Catanzaro non mi sono trovato bene – ha poi concluso Grava - Oltre al Napoli mi cercava anche il Genoa, ma io volevo solo il Napoli, al punto che pur di realizzare il mio sogno ho anche rinunciato a tre mensilità che la squadra calabrese ancora mi doveva”.
Il calciatore che si definisce un jolly della difesa, prediligendo il gioco sulla destra, molto probabilmente andrà in campo, domenica prossima, al posto di Terzi. Il tecnico Reja che, dopo l’esordio con vittoria con il Cittadella, si è detto soddisfatto in particolare del lavoro svolto dalla difesa, punterà nelle prossime settimane a migliorare il gioco offensivo della squadra: “Dobbiamo migliorare la manovra d’attacco – ha spiegato Reja – per mettere in condizione Calaiò di andare a rete”. Il tecnico di Gorizia è stato chiaro con Marino: “Due giocatori per ogni ruolo, prediligo lavorare, se possibile con 22-24 giocatori, non di più”. I prossimi giorni dunque, saranno importanti per la squadra, non solo perché nelle prossime tre partite gli azzurri affronteranno in ordine la quarta in classifica (il Lanciano in casa), la terza (la Reggiana di Giordano, sempre in casa) e la seconda (il derby del Partendo con l’Avellino) e quindi avranno la possibilità di dare una svolta decisiva alla classifica che li vede attualmente al quinto posto con 30 punti e a pari meriti con il Teramo ma, anche perché altre operazioni di mercato sono in vista. In particolare, come oramai tutti sapranno, il Napoli sta puntando su Capparella, attualmente in forza all’Ascoli, attraverso uno scambio col brasiliano Toledo (più un eventuale conguaglio) oltre che allo scambio tra difensori, Savino-Giubilato con il Venezia. Una volta concluso il mercato, il 31 gennaio, saranno giorni importanti anche per la società, infatti, il DS Marino, potrà finalmente dedicarsi alla costruzione della azienda Napoli, in attesa di chiarire la questione medico sociale, il dottor Marassi, e mettere così fine o dare adito alle voci che parlano di un imminente ritorno di Ventrone (già nel Napoli di Lippi) e del ‘baronetto di Posillipo’, Gianni Improta, che si è dimesso dal suo incarico al Catanzaro.