18 Gennaio 2005 -- La conferenza stampa, tenuta in occasione della presentazione del tecnico Ventura, è stata per il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, un momento per chiarire il futuro di Ventura e confermare i progetti ambiziosi della società.
“Abbiamo voluto dare a Ventura ulteriori possibilità -ha detto De Laurentiis chiarendo che già dalla sconfitta contro il Foggia il tecnico era stato posto in discussione - perchè a me non è mai piaciuto licenziare nessuno. Purtroppo il ruolo di Ventura, come allenatore del Napoli, si era esaurito. Non ha saputo adattare il proprio modulo di gioco alle caratteristiche dei giocatore”. Una decisione, quella della società partenopea, che sarebbe maturata anche in caso di vittoria, domenica scorsa contro la Fermana. “Se Calaio' avesse segnato il rigore e avessimo vinto 2 a 1 - ha detto il presidente del Napoli- Ventura sarebbe stato esonerato lo stesso”. “Dal mio punto di vista - ha detto l'imprenditore - il ruolo di Ventura si era esaurito ma poichè io sono uno che non licenzia nessuno ho preferito vedere se il gioco migliorava mettendo a disposizione uomini nuovi ma ho visto che le cose non andavano molto meglio”.
Il presidente del Napoli ha poi chiarito le ragioni che hanno spinto la società partenopea ad affidare la supervisione del settore giovanile a Giampiero Ventura. “Le persone che hanno creduto nel progetto non si buttano in mezzo alla strada dicendo ‘va bene quello che hai dato e dato, ora è finita’. C’è un’etica ed una morale ed è per questo motivo che Marino e Ventura hanno trovato un accordo in quella che poteva essere una precisa consulenza sulla ricerca del mercato giovanile. Anche perché a noi questo mercato giovanile ci sta molto a cuore.” Il produttore cinematografico ha quindi parlato dello sviluppo logico seguito nella scelta del nuovo tecnico. “Forse da un mese e mezzo o poco più ci eravamo posto questo problema. Abbiamo cercato di fare delle schede tecniche che tenessero conto di una serie di considerazioni, non ultima quella che stiamo a tre mesi dalla fine del campionato e che abbiamo solo 14 partite da giocare. Quindi alla fine la scelta è stata quella del qui presente ( Eddy Reja n.d.r.), che da oggi è ufficialmente il nuovo allenatore del Napoli Soccer posso dire quindi avete anche un presidente che si adatta, che non segue soltantoinequivocabilmente il suo credo filosofico, nella ricerca di eventuali disponibili sul mercato.”
De Laurentiis ha infine affrontato un discorso generale sulla situazione del Napoli. “Il vero problema è risalire e affinché ciò avvenga si deve faticare. In campo si deve scendere 'cattivissimi' e non pensando di essere una squadra di serie A altrimenti si prendono mazzate, forse anche per questo siamo siamo tra quelli che hanno incassato più gol. Qualche volta anche nel cinema si cambia regista in corso d'opera- ha concluso De Laurentiis - il nostro progetto è lungo, complesso e difficile, ma va avanti. Napoli è una piazza unica e il pubblico deve avere pazienza. A me non basta la serie B, nè la serie A; io voglio la squadra ai massimi livelli internazionali”.
La parola è successivamente passata al direttore tecnico Pierpaolo Marino che ha ringraziato il tecnico uscente, Giampiero Ventura, ed ha poi introdotto Eddy Reja. “E’ un allenatore che ha una elevata esperienza e un curriculum d’alto livello e credo che lo conosciate tutti, perché siete degli attenti professionisti (rivolto verso la platea n.d.r.) quindi non devo aggiungere nulla. Eddy viene con noi in un discorso legato alla promozione del Napoli, ed in questa promozione ci crede fortemente e proprio per questo motivo ha voluto legare il progetto della sua permanenza a Napoli, al discorso della promozione in serie B.”