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12 Dicembre 2004 -- Continua il silenzio stampa imposto dalla società ai calciatori del Napoli, così, al termine dell'incontro vittorioso del Napoli contro il Martina, solo il tecnico Ventura ed il presidente De Laurentiis intervengono ai microfoni di Italiamia2: "Non giudico la squadra - ha esordito il patron del Napoli - perchè dobbiamo tener presente che la nostra missione è cominciata il 10 settembre con l'acquisto del Napoli e la nostra è una missione che ha una strategia precisa. Ora, per ogni missione bisogna seminare per poi poter raccogliere, però noi non abbiamo potuto seminare, abbiamo potuto seminare solo per iscriverci al campionato perchè altrimenti non avremmo potuto nemmeno giocare. Quando ci hanno dato quelle due settimane per raccogliere quei giocatori che erano tutti giocatori di primissimo livello, ma che però non erano stati raccolti con la strategia di un mercato ma dalla perizia e dall'intelligenza di Marino e di Ventura sulla base degli esuberi di altre società e si è messo in piedi quello che si è potuto mettere in piedi. Certo - continua De Laurentiis - sono tutti giocatori di primissimo livello però non sono tutti connotati per fare quel gioco che Marino e Vantura vorrebbero per avere più punti in classifica".
Il presidente ha poi fatto capire che per lui la situazione non è compromessa e che c'è ancora tempo per puntare alla B: "Io non mi lamento perchè stare a 22 punti, cioè a solo 10 punti dal Rimini capolista che sono 4 anni che ha la stessa formazione e che costruisce la squadra per puntare alla B. In questi giorni ho letto tutto ed il contrario di tutto, però adesso a gennaio si apre il mercato e speriamo di comprare quegli attori per mettere su quel film che tutti ci auguriamo e vedremo se alla fine, con questo film, avremo successo o meno. Marino stava odorando la coppa Uefa e stava in serie A, quando l'ho svegliato una mattina lui non pensava minimamente di venire al Napoli, quindi è stato catapultato in questa serie senza aver avuto modo di studiare neanche gli avversari e capire così anche che tipo di squadra poter costurire, se poi aggiungiamo che abbiamo fatto la squadra con degli esuberi di altre squadre, ecco perchè non mi lamento. Tutti vorrebbero il miracolo "tutto e subito" ma le cose si fanno una per volta, perchè altrimenti nascono le confusioni che non portano da nessuna parte se non al pettegolezzo". Interpellato poi sui fischi dei tifosi ha così commentato: "I fischi ogni tanto fanno anche bene. Oggi sono molto contento di aver visto che in fondo questo inarrestabile Rimini, per la seconda volta, ha pareggiato e quindi la classifica verso l'alto si è arrestata. Questo ci fa sperare in un possibile recupero a gennaio. I conti facciamoli solo dopo il 20 gennaio".
Visibilmente contrariato in campo, il tecnico Ventura, trova in sala stampa comunque delle note positive in una giornata che seppur vincente non ha visto il Napoli brillare in gioco: "Nel grande circo del calcio si può dire tutto ed il contrario di tutto - ha detto Ventura - bisogna saper accettare tutto. Abbiamo fatto oggi una partita che non era facile perchè venivamo da una sconfitta pesantissima col Foggia, non era facile sul piano psicologico anche perchè eravamo in piena emergenza, infatti mancavano un sacco di giocatori, poi durante la partita all'emergenza è arrivata un'altra emergenza perchè Bonomi, Toledo e Abate son usciti per infortunio, quindi siamo riusciti a mantenere il vantaggio nonstante questi problemi. Però, come note positive, posso dire che ho rivisto Toledo ritornare quello che era prima, ho visto Terzi che ha riacquistato fiducia e queste sono gli aspetti più importanti e positive. Abbiamo sbagliato il raddoppio in un paio di occasioni, rispetto a Foggia ci sono stati segnali positivi".
Tra le note positive anche il ritorno in campo di Pozzi, assente dalla gara vittoriosa col Lanciano del 3 ottobre: "Pozzi è un giocatore che ci è mancato tantissimo ha fatto solo un tempo con noi - ha detto Ventura - Ho rischiato qualcosina facendolo giocare, però c'era la volontà nostra e sua di accelerare un po' i tempi del suo rientro". Parlando poi del mercato, il tecnico del Napoli ha ribadito: "Io credo, non faccio che ripetere quello che ho detto perchè è mia convinzione, che qualche giocatore arriverà, al di là delle qualità, dovrà avere come caratteristica fondamentale l'esperienza e la serenità perchè a molti giocatori di questa squadra manca questo. Immagino una cosa irreale, vincessimo domenica a Rimini si riaprirebbero discorsi impensabili fino a tre giorni fa. Perchè irreali? Irreali perchè tutto quello che dico sembra non confermarsi mai".