09 Dicembre 2004 -- Così come annunciato al termina della trasferta di Foggia, i calciatori del Napoli sono entrati in silenzio stampa, eccezion fatta per il tecnico Giampiero Ventura. Intervenendo infatti alla trasmissione radiofonica Radio Goal di Radio Kiss Kiss, l’allenatore ha parlato della crisi che sta attanagliando la squadra, non risparmiando dure critiche ed osservazioni ma confermando l’elevato livello tecnico della squadra.
“Se fosse un problema solo, si risolverebbe velocemente eliminando le cause alla base ma, purtroppo, la grande difficoltà di questo momento è dovuta a più fattori.” Così ha esordito Ventura che ha poi continuato parlando della gara di Foggia e del momento no della squadra. “Da parte mia c’è sicuramente un grande rammarico, dovuto al fatto che siamo partiti in maniera abbastanza buona, con due tre palle gol nei primi quindici minuti. Successivamente abbiamo preso un gol, nato da una punizione a metà campo, e da quel momento è sceso il buio. Questa è la cosa assolutamente negativa, molto più negativa del risultato stesso. Ripeto il Foggia era alla portata del Napoli, almeno del Napoli dei primi venti minuti. La cosa che lascia ancor più perplesso è che ogni volta che ci troviamo di fronte a qualche difficoltà iniziale, vi è sempre qualcuno che invece di reagire con grinta e rabbia, abbassa la testa e da quel momento non rende più nel modo ottimale. Questa cosa mi dà molta rabbia”
“In questi dieci giorni, nelle quali disputeremo due partite, dobbiamo rimboccandoci le maniche, e tirare fuori gli attributi, dimostrando di volere fare qualcosa per il Napoli.- Ha precisato l’allenatore del Napoli - Certamente nel calcio non si può vincere sempre e, pertanto, le sconfitte vanno accettate ma in ogni prestazione vi deve essere rabbia e sudore. Nel momento in cui ciò non avviene è chiaro che c’è delusione. Al momento non mi sento nè di giudicare, nè di accusare nessuno, dico solo che questa è una rosa che ha delle potenzialità ma che, purtroppo, non ha il “coraggio“ di tirarlo fuori. Adesso si parla di innesti, ma non credo che sia una squadra da cambiare radicalmente, ma solo aiutata magari inserendo qualche giocatore con personalità. Sono convinto che se riusciamo ad eliminare questo senso di responsabilità che i ragazzi sentono quanto scendono in campo, riusciranno a dimostrare quanto realmente valgono.”
Ventura ha quindi concluso parlando del morale delle prospettive immediate di questo Napoli e delle critiche rivolte nei suoi confronti. “I giocatori non sono sicuramente soddisfatti anche perché se lo fossero sarebbero da ricoverare: sono delusi, arrabbiati, però ripeto, è arrivata l’ora di sudare, lottare, sputare sangue, tutto il resto viene da solo. Il calcio è fatto di queste cose qui, bisogna accettare le considerazioni che vengono fatte, le supposizioni e tutto il resto. Per quanto mi riguarda, credo che quello che conta sia la serietà, la professionalità, l’onesta con cui uno fa il proprio lavoro e soprattutto dice le cose che pensa, il resto fa parte del circo del calcio. Penso che in questi quattro mesi, si sia fatto un grande lavoro anche se, che non siano stati fatti grandi risultati, è un dato di fatto. Cosa mia aspetto domenica contro il Martina ? Cuore, determinazione, attributi, rabbia e desiderio di punti.”