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Cronaca di una disfatta
Doppietta di Cellini, poi Catalano e Mounard stendono il Napoli, Montesanto sigla il gol della bandiera.

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08 Dicembre 2004 -- Umiliante sconfitta per il Napoli nella quattordicesima giornata del campionato di C1, girone B. I pugliesi si sono imposti con un rotondo 4-1 sul Napoli sfruttando tutte le ingenuità difensive degli uomini di Ventura. La gara è stata inoltre turbata dall'invasione di campo di un tifoso che ha cercato di aggredire Mounard autore del quarto gol dei padroni di casa reo di un brutto gesto ai tifosi napoletani. Il tecnico del Foggia, Giuseppe Giannini, al termine della gara ha poi cheisto scusa ai tifosi del Napoli: "Chiedo scusa ai tifosi del Napoli per il gesto del mio calciatore, perchè anche io ho indossato quella maglia e mi è rimasta dentro - ha detto il mister del Foggia - Ho tolto il calciatore dal campo perchè sono gesti che non dovrebbero essere fatti".

Gli uomini di Ventura erano partiti molto bene, con pressing alto ed un gioco brillante sulle fasce, ma poi al primo affondo il Foggia è passato in vantaggio complice la giornata 'no' di Savino che si è letteralmente dimenticato di Cellini consentendogli di mettere di testa alle spalle dell'immobile Belardi. Su questo primo gol c'è da dire che l'azione è nata da una punizione sulla trequarti molto discutibile e che forse, vista la lunga distanza, il portiere azzurro poteva anche uscire per tentare una presa alta. Ma andiamo con ordine nella ricosturzione della gara. Al 6' tiro dal limite di Mounard che termina alto sulla traversa; al 10' angolo per il Napoli: Montesanto entra in area e passa per Varricchio che si gira e calcia di prima ma Marruocco in uscita devia in corner sulla destra. Al 13' lancio di Ignoffo per Varricchio che tutto solo in area, scattato sul filo del fuorigioco, non riesce a controllare, sempre al 13' è bravo Montesanto a rubare palla e a servire in scivolata Varricchio che si incunea dalla destra e calcia sul secondo palo, ma la palla termina di poco fuori.

Al 16' la svolta della gara: Montesanto recupera un ottimo pallone nella propria metà campo, ma per l'arbitro Velotto di Grosseto lo fa in maniera irregolare, così al 17' dalla punizione dalla trequarti sulla sinistra arriva il cross in area per Cellini che smarcatosi di Savino non ha avuto difficoltà ad insaccare di testa alle spalle dell'immobile Belardi. Il Foggia, che fino ad allora non aveva impensierito mail il Napoli, galvanizzato dal gol si trasforma e comincia a macinare gioco prendendo il sopravvento. Al 22' Mounard taglia la difesa da destra verso sinsitra, poi Cimanelli ha calciato in porta ma il suo tiro viene deviato in angolo. Sul cross dalla destra la palla giunge al limite dell'area per Cellini che tira, ma la palla è debole e Belardi blocca a terra. Al 25' Mounard servito in area azzurra tutto solo spara alto sulla traversa. Al 27' ancora una volta Savino si lascia scappare l'attaccante del Foggia, Cellini, che servito in area dalla sinistra insacca ancora di testa sul secondo palo alle spalle di Belardi che anche in questa situazione ci lascia col dubbio che poteva prenderla.

Il Napoli torna a farsi vivo dalle parti del portiere del Foggia al 34' su calcio di punizione di MOra il cui tiro termina di poco fuori, dopo che Ignoffo in tuffo non riesce a deviare per un soffio. Al 35'tiro dal limite di Berrettoni forte ma centrale e Marruocco blocca senza problemi. Al 45' dagli sviluppi di un angolo Montesanto si coordina al limite dell'area del Foggia ed in mezza sforbiciata calcia verso la porta, il suo tiro, deviato da un difensore finisce alle spalle di Marruocco: bravo e fortunato il centrocampista azzurro. Ad inizio ripresa Ventura lascia negli spogliatoi Savino e manda in campo Accursi spostando Terzi al centro ed Ignoffo a sinistra, ma la musica non cambia e dopo appena 3 minuti il Foggia segna il terzo gol, ancora una volta da un errore difensivo: rimpallo sfortunato di Ignoffo su passaggio di Oliveira che giunge a Catalano che dal limite insacca sul secondo palo alle spalle dell'incolpevole Belardi.

All'8' il tiro di Corrent su punizione dal limitetermina di poco alto sull'incrocio dei pali. Ventura prova a dare una smossa alla squadra e manda in campo Gatti e Toledo al posto di Montervino e Berrettoni. Purtroppo il cambio non porta bene, dato che appena effettuata la sostituzione si fa male Accursi ed il Napoli resta così in dieci. Così la partita si trascina stancamente avanti senza sussulti col Foggia pago del risultato ma che non disdegna di attaccare quando ne ha la possibilità ed il Napoli alla ricerca dipserata di un altro gol per poter limitare almeno i danni e rendere la scondfitta più onorevole. Al 20' cross dalla destra di Toledo con la porta del Foggia lasciata incustodita da Marruocco, sbaglia il tempo del salto Corrent e non riesce a deviare la palla di testa. Al 26' Belardi si tuffa sul primo palo e devia in angolo il tiro di Oliveira incuneatosi in area. Al 30' arriva il quarto gol del Foggia: ancora un errore difensivo con una palla persa banalmente e così l'attaccante francese, Mounrad, dal limite spara un missile che si insacca rasoterra alla destra dell'incolpevole Belardi. Su quest'ultimo gol si può considerare conclusa la gara che, nonostante i 6 minuti di recupero concessi dall'arbitro per l'episodio dell'invasione di campo del tifoso raccontata prima, non offre più azioni degne di nota.

Belardi al termine della gara, intervistato dai microfoni di Sky ha detto: "Quando si prendo 4 gol c'è poco da dire, abbiamo commesso degli errori ed abbiamo pagato, abbiamo preso dei gol assurdi, questione di mentalità e di concentraizone". Cosa commentare dunque, dopo questa pesante sconfitta? E' dura! Adesso è il momento di stringersi intorno alla squadra e alla società, seppur con sofferenza e amarezza ed attendere e sperare che arrivi quanto prima questo mercato di riparazione. Criticare i ragazzi che scendono in campo ci sembra non ingeneroso, ma inutile visto che la squadra non solo non è da Napoli, come ha detto Marino, ma non è proprio all'altezza della serie pvisti i palesi limiti tecnici e tattici. Ingeneroso ci sembra, invece, criticare in questo momento l'allenatore che fa di necessità virtù cercando di mandare in campo la miglior formazione possibile sempre considerando i limiti della squadra. In un resoconto finale, gli unici a salvarsi in questa gara sono stati forse Corrent, Montesanto e Varricchio. Pesantissima si è rivelata l'assenze di Scarlato in difesa oltre che del Pampa in attacco. La squadra è adesso a cinque punti dalla zona play-off, ma bisognerà vedere i contraccolpi psicologici che questa lascerà sulle spalle dei ragazzi di Ventura, ecco perchè, secondo noi, adesso non è il momento delle polemiche e delle critiche, ma quello di stringersi in attesa di gennaio: non tutto è compromesso!