09 Novembre 2004 -- La seconda asta fallimentare dei trofei della Ssc Napoli,si è svolta ieri nella stanza del giudice delegato al fallimento, Paolo Celentano ed alla presenza del curatore fallimentare Nicola Rascio, al terzo piano del tribunale civile di Napoli.
Sono oltre quattrocento i cimeli, tra coppe e targhe dell'ex Società sportiva calcio Napoli. Il cui valore, stimato dal fallimento in 187.160 euro, è stato ritenuto troppo alto dal presidente della Napoli Soccer,Aurelio De Laurentiis.Quindi i trofei rimasti senza acquirenti,saranno depositati al San Paolo Banco Napoli.
Aurelio De Laurentiis rappresentato dall’avvocato Giuseppe Cipriani Marinelli, già nella giornata di venerdì aveva offerto 50 mila euro, rilanciando poi di ulteriori 5.000 euro. Il neo patron degli azzurri,ha già fatto suoi i trofei più significativi conquistati dal club partenopeo nel corso degli anni, non è intenzionato a sborsare cifre così onerose per trofei secondari.Fino all'ultimo il giudice Celentano ed il curatore Rascio hanno tentato di convincere il legale rappresentante del produttore cinematografico prospettandogli anche l'idea di esporre i trofei per recuperare così i soldi spesi. “ Per i trofei - ha evidenziato Rascio - non potranno essere fatte offerte singole ma dovranno essere venduti sempre attraverso un'asta “.
Sono invece stati acquistati dal collezionista Carlo Montanino i cinque quadri - due raffiguranti un'immagine apparsa poi su alcuni abbonamenti negli anni 70, uno che riguarda il torneo Carranza e due dedicati al Napoli degli scudetti - che per anni hanno fatto bella mostra nel salone dei trofei al Centro Paradiso di Soccavo, un tempo quartiere generale azzurro. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, l'arredamento, la biancheria, i casalinghi, i detergenti, la cancelleria e le macchine per ufficio sono andati al gruppo Contessa che sta ristrutturando nella parte alta della città un'ex convento di circa 3500mq per poi trasformarlo in albergo mentre gli alimenti, i medicinali ed i televisori sono stati assegnati al gruppo Sabbiadoro proprietaria del complesso alberghiero '” La Pineta “.