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07 Novembre 2004 -- Potremmo cominciare con il titolo di un film "Ricomincio da tre", tre come il numero di vittorie fin qui ottenute dal Napoli. Vittoria ritrovata ad un mese esatto dall'ultima ottenuta il 6 ottobre contro la Vis Pesaro. Oggi, come allora siglò la rete dell'uno a zero l'attaccante Varricchio (oggi in campo con la maglietta numero 10, ndr), mentre la rete del definitivo due a zero, arrivato su autorete di un difensore del Benevento, viene assegnata in base alle nuove norme al difensore Mora, visto che Abate da solo l'illusione di toccare palla, ma non la sfiora, anche per sua stessa ammissione. La nota positiva della gara, non è solo la vittoria ma anche la ritrovata serenità di Belardi. Che ha saputo tramutare qualche fischio del primo tempo, su qualche rinvio sbagliato, in appalusi ed ovazioni nella ripresa. Non solo per il rigore parato, ma anche per altri due interventi decisivi, che non hanno permesso agli ospiti di ritornare in partita. Ma come sempre andiamo con ordine nella ricostruzione della gara.
Dopo una fase iniziale di studio il Napoli si fa vivo dalle parti di Lotti con Sosa che al 6' stacca di testa in area mandando la palla di poco fuori. Il Benevento appena perde palla si rintana nella sua metà campo cercando di ripartire in contropiede, gli azzurri impostano il loro gioco ma sono un po' lenti nella manovra. Al 17' diagonale di sinistro di Varricchio, ma l'attaccante azzurro colpisce male ed il tiro, debole, finisce sul fondo. Al 20' primo pericolo per il Napoli: errore di appoggio a metà campo di un calciatore azzurro, il Benevento riparte con Molino che crossa in area per Di Nardo che fortunatamente viene anticipato in angolo da Accursi. Al 21' cross dalla destra in area ancora per Di Nardo che lasciato tutto solo davanti a Belardi perde il tempo per calciare. Consentendo alla difesa del Napoli di recuperare ancora una volta.
La squadra azzurra è lenta e non riesce a sfruttare le fasce appesantite dalla pioggia caduta copiosa sul San Paolo. Allora Ventura prova a cambiare le carte in tavola spostando Abate a destra e Toledo a sinistra: la mossa risulterà vincente. Infatti, al 33' il Napoli, alla prima vera azione da gol, passa in vantaggio con una grandissima azione di Abate che si invola sulla destra, arriva sul fondo e crossa in area per Varricchio che non deve fare altro che appoggiare in rete. Passati in vantaggio gli uomini di Ventura si sono poi limitati a gestire la palla fino alla fine del primo tempo. Ad inizio ripresa, dopo appena tre minuti, il Napoli raddoppia: Varrichio si procura una punizione sulla destra a metà tra la bandierina del calcio d'angolo ed il vertice dell'area di rigore del Benvento. Sulla palla va Mora che crossa teso e basso, in un primo momento sembra intervenire Abate, ma la palla viene deviata da Maschio, risultato: il Napoli raddoppia e gol assegnato a Mora.
Il Benevento non ci stà e prova a reagire, ma a questo punto comincia lo show di Belardi ritornato in porta dopo due gare di ''riposo''. Al 6' conclusione bassa di Menolascina viene deviata in angolo dal portiere azzurro; al 17' Molino lasciato solo in area si gira e calcia a volo, ancora una volta Belardi si oppone deviando il pallone che poi giunge a sinistra per Cutolo che tenta la botta dalla distanza ma manda sul fondo. Al 19' il portiere azzurro si supera con una grandissima parata su tiro in rovesciata di Di Nardi. Il capolavoro del portiere arriva al 29°, infatti al 27° Ignoffo stende con un braccio Di Nardo che lo aveva superato in area, rigore per il Benevento ed ammonizione per il difensore azzurro. Sulla palla va il napoletano Cutolo, il suo tiro è forte e centrale, Belardi non si lascia ingannare e coi piedi respinge, poi Ignoffo libera in angolo. Gli azzurri prendono entusiamo sulle ali del rigore parato da Belardi e sfiorano la terza rete con Sosa: al 30' punizione dalla destra di Mora, crossa in area per il Pampa che gira di testa verso il secondo palo, ma Lotti si supera e devia in angolo; al 31' ancora il Pampa servito ottimamente da Scarlato sulla destra con un colpo di classe prova a mettere in rete ma il legno alla sinistra di Lotti gli nega la gioia del gol. L'ultima azione degna di nota arriva al 39'con un lungo traversone in area a cercare Tchangai, ma Belardi esce di pugno ed allontana.
In conclusione possiamo dire che il Napoli tatticamente si è espresso diversamente dalle altre partite, si è visto qualcosa di buono, è arrivato in campo concentrato, tonico, con giocatori come Scarlato, Corrent, Abate e Belardi che si sono elevati sugli altri. Decisiva la mossa di Ventura di spostare Abate sulla destra, anche se qualche calciatore ha dimostrato di non essere ancora in forma, in particolare Toledo. La squadra ha saputo calarsi in un nuovo atteggiamento. E' diventata più pratica e cinica sfruttando al cento per cento le poche occasioni da gol avute. A differenza di altre partite dove gli azzurri avevano costruito tanto ma senza raccogliere punti. La squadra ha poi saputo gestire il vantaggio soffrendo poco, se si esclude la leggerezza difensiva di Ignoffo. I ragazzi di Ventura volevano i tre punti e li hanno ottenuti, questa è adesso la cosa importante. Poi come ha detto lo stesso Ventura,e anche il ds Marino, per il bel gioco ci sarà il tempo, l'importante è continuare su questa strada con questo atteggiamento mentale e con questo cinismo a cominciare da domenica prossima contro il Teramo.