02 Novembre 2004 -- Si è da poco concluso il primo giorno di ritiro del Napoli in quel di Paestum, ritiro voluto dai calciatori in seguito alla sconfitta interna col Chieti ed in vista del difficile derby casalingo col Benevento. Al fianco dell'allenatore e dei calciatori sarà presente per tutta la settimana anche Pier Paolo Marino: "Io credo che i calciatori avessero bisogno di questo ritiro per parlare fra loro - ha spiegato il DS ai microfoni dei cronisti - Condivido questa decisione dei ragazzi perché ci da anche l’opportunità a noi di cercare di capire qualcosa in una situazione davvero inestricabile, inspiegabile, ovvero questa involuzione che ha avuto la squadra rispetto alle prime tre giornate di campionato".
Secondo Marino sono diversi i motivi che hanno portato alla cocente sconfitta col Chieti: "Stiamo facendo delle riunioni, stiamo parlando singolarmente. Io credo che ci siano molte concause che hanno potuto portare a questa situazione, però sono convinto che è una situazione recuperabile, che bisogna solo metterci tanto impegno da parte di tutti per ritrovare quei valori che avevano trascinato nelle prime giornate tutti all’entusiasmo. Ripeto, le concause possono essere molte, però, sinceramente, è una situazione difficilmente spiegabile. Sembrava una squadra che stesse facendo già tantissimo, che aveva dei margini di miglioramenti notevoli, invece ha dimostrato dei margini di peggioramento, quindi è una situazione che bisogna analizzare con cura, con attenzione ma non bisogna nemmeno commettere l’errore di dire che è tutto sbagliato, che è tutto da rifare. Bisogna capire perché questa squadra invece di andare avanti è andata indietro e cercare di riportarla sul binario giusto".
I tifosi, prima incantati dalla partite degli azzurri e poi delusi dai risultati negativi, si chiedono quale sia il vero valore e quale è il vero volto del Napoli: "Quello delle prime tre giornate - non ha dubbi Marino - Soprattutto il Napoli visto il primo tempo contro il Cittadella, il Napoli ammirato per tutta la partita col Vis Pesaro e il Napoli che ha violato il campo del Lanciano, che è una delle prime forze di questo campionato ed è un campo dove io dissi a fine partita che lì non avrebbe vinto più nessuno probabilmente. Se i calciatori torneranno quelli di prima? Questo lo verificheremo con questa settimana di lavoro e anche con l’atteggiamento che la squadra assumerà domenica, perché domenica sarà una verifica importante di quanto vogliamo recuperare, di quanto vogliamo fare veramente insieme quest’anno. Perché sicuramente è una verifica quantomeno dal punto di vista dall’impegno, dall’agonismo, dalla voglia di fare risultato che dovremmo verificare domenica". Ritornando ai fischi del San Paolo ha poi aggiunto: "Domenica avrei fischiato anche io, per cui questo non mi spaventa. Io credo che non appena la squadra ritroverà quella energia, quella volontà per quel gioco che ha dimostrato alle prime giornate di campionato, cioè quella voglia di difendere con il cuore i colori del Napoli, il pubblico sarà di nuovo li, lo conosciamo come è a Napoli. Io dico ai tifosi di non scoraggiarsi perché siamo completamenti dediti alla causa, non ci arrendiamo assolutamente e comunque, è un programma di lunga gittata, non è che la sconfitta col Chieti, per quanto sia una pagina brutta di questa nostra fase di gestione, che ci spaventa".
Marino si è poi addentrato in questioni tecnico-tattiche relative al modulo di gioco e alla possibilità di convivenza tra Abate (appena convocato in Under19,ndr) e Toledo, questioni che in queste ore stanno riempendo i giornali, le TV e le radio che parlano del Napoli: "Sappiamo che tra le mille difficoltà che il Napoli affronta in questo campionato, c’è quella che abbiamo una attenzione dei mass-media, anche quella della televisione di Sky che permette a tutti i nostri avversari di studiarci nei dettagli e bisogna probabilmente fare come ha fatto Ventura negli ultimi venti minuti della partita, capire a seconda delle necessità e cambiare anche il modo di giocare. Quindi attuare quelle variabili, che mettano in condizione a chi ha preparato la partita in un certo modo, di vedere i propri piani un tantino sbagliati. Per quanto riguarda poi il modo di giocare, 3-4-3, 4-3-3, 3-5-2, debbo dire che questa esigenza di numerare i moduli che fa impazzire i gironaslisti ed il pubblico, a me, sinceramente, fa sorridere, perché io credo che una squadra a seconda degli uomini che ha in campo descrive il suo modulo di gioco, cioè il modulo si fa in base alle caratteristiche dei calciatori. Quando il presidente dice di voler vedere in campo sia Abate che Toledo, De Laurentiis, in effetti, ha la stessa idea di Ventura, perché Ventura se lo ha fatto negli ultimi venti minuti della partita vuol dire che lo aveva già provato in precedenza e credo che abbia voluto provare anche una traccia di lavoro. Fa piacere che anche il presidente parli di calcio, perché vuol dire che si sta appassionando sempre di più e noi abbiamo il dovere di farlo appassionare sempre di più, perché è un presidente importantissimo e più sarà coinvolto, più bene porterà ai colori del Napoli".
Marino ha poi concluso la lunga intervista parlando del mercato di riparazione, lasciando intendere inzialmente che non ci sarebbero stati grandi ritocchi da fare a gennaio, ma lasciandosi andare poi ad un affermazione che lascia ipotizzare un possibile stravolgimento dell'intera rosa: "Ora parlare di mercato non ci aiuta sinceramente, perché la visione della squadra che abbiamo avuto in questa fase del campionato, quella delle prime giornate era una squadra dove bisognava fare pochissimo, questa delle ultime giornate, soprattutto quella della partita col Chieti, potrebbe indurci nell’errore di dire è tutto sbagliato, è tutto da rifare. Io credo che magari la verità stia nel mezzo e cioè né quella bellissima delle prime giornate, né questa bruttissima della partita col Chieti, per cui, abbiamo due mesi per esaminare, per vagliare attentamente, per usare il microscopio ed in più abbiamo poi un mese di mercato aperto, quindi già parleremo per un mese a gennaio, è inutile parlarne ora che non serve a niente. Grazie a Dio, gli avversari in classifica non ci hanno distanziati enormemente, perché siamo a tre punti dalla zona play-off e a sei dalla prima in classifica, e io credo proprio che se non ci staccheranno entro dicembre-gennaio, poi sarà durissima. Io sono più determinato che mai - ha concluso Marino - perché questa è una situazione dove non solo verremo fuori, ma faremo di più! Io sono in combattimento e sarò come un rullo compressore, travolgerò tutto quello che sarà di ostacolo alla scalata del Napoli! Quindi stiano tranquilli i tifosi tutti perché siamo pronti al combattimento e non molliamo la presa assolutamente! Non penso di avere la bacchetta magica, però so che per l’esperienza che ho acquisito in tanti anni e anche, permettetemi, per i risultati che ho fatto, so di meritare la credibilità per non agire come un mago in quindici giorni, ma per agire in un medio periodo corretto e lì sicuramente il risultato non mancherà".