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Prima convinzioni, ora certezze
Ventura si dice ottimista e fiducioso nella squadra e chiede a tutti di limitare le parole ed ottenere fatti

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02 Novembre 2004 -- A pochi giorni della cocente sconfitta casalinga contro il Chieti, torna a parlare il tecnico partenopeo, Giampiero Ventura, che dice di aver ritrovato il sorriso dopo un lungo colloquio con i suoi uomini: “Sono partito con la curiosità di vedere che faccia avevano i giocatori e non nascondo che siamo stati insieme due ore a parlare. Posso dire a distanza di 24 ore di essere felice, felice perché ho constatato la voglia di tutti di rimediare e la consapevolezza di aver sbagliato completamente la prestazione.” Ha dichiarato il mister intervenendo in diretta alla trasmissione RadioGoal di Radio KissKiss. “Non parlo della sconfitta, ma delle azioni, delle palle gol sbagliate, in fondo ritengo che anche se avessimo pareggiato non si sarebbe potuto parlare di una buona prestazione. Quindi, c’è la consapevolezza di quanto è stato e nel momento in cui trovo una squadra che vuole a tutti i costi parlare, che vuole confrontarsi, posso dire che è stata una cosa di una positività unica.”

Ventura ha poi frenato l’ottimismo evidenziando che comunque c’è da lavorare per poi chiedere un po’ a tutti di limitare commenti e dichiarazioni perché “con le parole non si va da nessuna parte.”
“Con i tempi a disposizione e con la voglia che mi stanno dimostrando questi giocatori– ha aggiunto poi l’allenatore del Napoli - credo che ci siano le basi per fare veramente cose importanti. Il tempo poi dirà. In questo momento meno parliamo, meglio è. Resta in definitiva il fatto che bisogna fare dei punti e non dare solo segnali. La gente per un mese, un mese e mezzo ci ha detto ogni domenica: “ noi ci siamo, noi abbiamo voglia di amare il Napoli” e il Napoli lo amano d’avvero. Da parte nostra sappiamo che in questo momento siamo il Napoli e dobbiamo farci amare, non solo con un risultato, ma con prestazioni impregnate di cuore, con prestazioni impregnate di rabbia. Tutto il resto sono solo chiacchiere.”

Interrogato su possibili cambi di natura tattica e tecnica, Ventura ha lasciato intendere che prima di sperimentare bisognerà attendere delle certezze. “Nel calcio non si può fare di tutto di più, anche se variare il modulo serve a dare qualche elemento in più, ma poi sono sempre i giocatori che fanno la differenza in campo. Domenica si è vista la difficoltà di alcuni , difficoltà sia ambientali che tecniche. Il problema è far si che questi giocatori, ritrovino la serenità, ritrovano la tranquillità per assumersi delle responsabilità, solo in questo modo ci saranno i presupposti per poter cambiare. Far giocare insieme Toledo e Abate è fattibile? Ripeto, tutto è fattibile nel momento in cui la disponibilità ci permetterà di fare determinate valutazioni. Diciamo quindi che ci sono verifiche che vanno fatte, inoltre Abate e Toledo hanno già giocato insieme per 25 minuti nel corso della gara di domenica.”

Infine, il tecnico ha concluso invitando tutti alla concretezza ed al realismo: “Se noi facciamo un discorso con le freccette sui fogli, vinciamo sempre ma nella realtà è il campo quello che vince. Le parole vanno al vento. Concludo dicendo che questa mattina mi sono alzato con un grosso sorriso perché prima avevo delle convinzioni ora ho delle certezze.”