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“Ci è mancata la grinta”
Il capitano del Napoli analizza a freddo la sconfitta casalinga col Chieti.

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01 Novembre 2004 -- Il capitano del Napoli, Gennaro Scarlato, uno dei pochi ad aver meritato la sufficienza, è ritornato quest’oggi sulla prima sconfitta interna degli azzurri: “Ci è mancata la grinta e la voglia di fare la partita”. Per Scarlato la sconfitta non è imputabile alla superbia: “Io dico che è giusto pensare che noi siamo il Napoli, non è una questione di superbia, però per fare il Napoli forte ci vogliono tante componenti la prime due sono la personalità e la cattiveria agonistica, se ci sono bene, altrimenti non si può niente. Se ci sono queste due componenti, che la squadra avversaria si chaimi Chieti o Fermana poco importa, dipende tutto da noi”.

“Rientrati negli spogliatoi dopo la gara ci siamo guardati in faccia, perchè alcune cose non sono andate bene, ci siamo scusati con il direttore, con il presidente, con l’allenatore e col pubblico attraverso i mezzi di informazione. Poi abbiamo ritenuto giusto andare in ritiro per ritrovare quelle componenti che dicevo prima e che c’erano prima della gara di ieri”. Il capitano è convinto che non è una questione di modo di giocare, ma solo di mentalità. “Stiamo creando tanto, anche ieri se contiamo un po’ le palle gol sono state 5 o 6, solo non le stiamo sfruttando. Ci vuole un po’ più di cattiveria anche sotto porta, purtroppo è una cosa che al momento non ci viene. I tifosi hanno visto in noi all’inizio della stagione un grande entusiasmo e la voglia di vincere, cosa che non hanno visto ieri. I fischi sono stati giusti – ha concluso Scarlato - in campo c’era una squadra che non contrastava, che non arrivava prima sul pallone, chi arriva primo sul pallone vince le partite: questa è la cosa che ci è mancata. Dobbiamo andare in ritiro, non dico per ritrovare umiltà, perché l’umiltà c’è, però per ritrovare quella serenità che ci è mancata ieri”.