15 Ottobre 2004 -- Si avvicina il giorno del derby, c'è grande attesa in città e a dimostrazione di ciò ci sono i 20mila tagliandi venduti fino a stamattina che uniti ai 18mila e passa abbonati fanno salire gli spettatori a 38mila, ma la previsione, se il tempo sarà clemente, parla di 60-70mila spettatori. La gente si aspetta un pronto riscatto del Napoli dopo la battuta di arresto subita domenica scorsa contro la Reggiana. L'Avellino capolista è avversario duro e temibile con le sue quattro vittorie e la sola sconfitta giunta a Foggia immeritatamente su calcio di rigore.
Temibilissimo il duo d'attacco Ghirardello-Rastelli, con quest'ultimo che ha già annunciato di voler "riscattare gli ingiusti fischi ricevuti nella stagione col Napoli di De Canio". Mister Ventura dovrà fare a meno di Savino (problemi muscolari lo terrano via per circa tre settimane, ndr) al suo posto dovrebbe giocare Ignoffo, ex di turno, che ritorna così nel suo ruolo naturale, mentre a destra ci dovrebbe essere l'innesto di Terzi. A centrocampo, dovrebbe rientrare anche il brasiliano Machado Toledo, che grazie all'uso di plantari particolari che leniscono i suoi dolori muscolari dovrebbe poter giocare se non tutta la gara, almeno parte di essa senza particolari problemi. In difesa dovrebbe stringere i denti e recuperare anche capitan Scarlato: "Stringerò i denti e scenderò in campo, credo di potercela fare, ieri ho anche disputato la partitella in famiglia - ha detot il capitano del Napoli ai microfoni di radio Kiss Kiss Napoli - L'Avellino è prima in classifica? Massimo rispetto per gli avversari ma noi siamo il Napoli e dobbiamo giocare con l'idea di fare quanti più punti possibile, giocando gara dopo gara senza badare a chi è l'avversario di turno".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche gli altri azzurri a cominciare da Mora che ha dichiarato: "L'Avellino è forte ed ha un buon organico ma noi dobbiamo giocare cercando sempre di impostare il nostro gioco. La sconfitta di domenica scorsa ci è servita tantissimo. Abbiamo rivisto la videocassetta della gara e non credo che ripeteremo gli stessi errori. Abbiamo grande rispetto per i nostri avversari ed in noi c'è grande umiltà, penso che sarà una gara aperta ad ogni risultato. Noi dobbiamo puntare sul gruppo, non è importante chi segna o se un compango fa meglio dell'altro ci deve essere il gioco di squadra e se un compagno sarà in difficoltà gli altri si devono sacrificare per aiutarlo. Solo crescendo insieme, lavorando l'uno per l'altro e restando compatti riusciremmo ad imporre il nostro gioco. Comunque ce la metteremo tutta per battere l'Avellino e con l'aiuto dei 70mila del San Paolo sono convinto che ce la potremo fare."
Alla gara, valevole per la 6a giornata del campionato di serie C1 girone B e che sarà diretta dal signor Luca Marelli della sezione di Como, assisterà anche il signor Maurizio Ercolano, padre del compianto Sergio Ercolano, il giovane vittima degli incidenti del Partenio in occasione del derby del 20 settembre dell'anno scorso: "Sono stato invitato da Pierpaolo Marino allo stadio - ha detto Maurizio Ercolano - Ho delle cose da dire ai tifosi. Voglio lanciare un messaggio forte perchè quello che è capitato a me e alla mia famiglia non deve succedere più. Per domenica auspico solo che sugli spalti ed in campo torni a regnare il sorriso e la voglia di divertirsi per novanta minuti di bel calcio". Continua intanto la contestazione di 'Orgoglio Partenopeo' anche dopo i diversi appelli di Marino e De Laurentiis a ritornare vicino alla squadra: "La serie C non è la nostra serie - ha detto Massimo Carpino, uno dei rappresentanti del tifo organizzato, intervenendo in diretta a RadioGoal - Torneremo a tifare Napoli quando riavremo la B. Carraro deve capire che il Napoli non merita la serie C. Noi non cambieremo la nostra linea è una questione di coerenza. La gente forse ha già dimenticato tutto quello che abbiamo passato in estate e le giornate passate a piazza Municipio, sotto al Tribunale ed i 40mila dello stadio. Avevamo detto allora che se il Napoli non fosse stato riammeso alla B avremmo continuato la nostra protesta e così stiamo facendo, è una questione di coerenza prima di tutto verso noi stessi e poi verso l'intera città".
Carpino poi incalzato dal conduttore, Valter De Maggio, ha così risposto ad un suo appello a ritornare a tifare allo stadio almeno per questa gara per poter onorare al meglio la memoria di Sergio Ercolano: "Tutti sappiano che Sergio vive in noi, io ero lì in curva quel giorno e l'ho visto. Nessuno di noi dimenticherà mai Sergio, il grande dolore per quella giornata rimarrà per sempre stampato nelle nostre menti e nei nostri cuori ma, ripeto, è una questione di coerenza, verso di noi e verso la città". Ritornando poi ai 40mila della notte di 'Orgoglio Partenopeo' e all'incasso della manifestazione, Carpino ha chiarito che i soldi sono bloccati dal curatore fallimentare sul conto corrente del vecchio Calcio Napoli e che loro non hanno gestito la 'cosa' ma è stato l'amministratore unico Bellamio ad occuparsi della parte economica. Quest'ultimo interpellato da RadioGoal ha poi confermato che i soldi sono bloccati dalla Curatela Fallimentare e si è poi impegnato personalmente a fare di tutto affinchè "quei soldi destinati al Santobono di Napoli arrivino a destinazione".
Al termine del derby Napoli-Avellino l'Ussi, l'Unione Stampa Sportiva della Campania, consegnerà il premio "Fair Play" ai due calciatori che si saranno messi in evidenza per le loro doti di correttezza e lealtà sportiva. A scegliere i due vincitori (uno per squadra) saranno i giornalisti presenti al San Paolo con una votazione che avverrà al termine dell'incontro. Il premio sarà consegnato ai vincitori dal vice presidente nazionale dell'Ussi, Gianfranco Coppola.