Crisi del calcio: Zeman spara a zero Il boemo torna su doping e bilanci in rosso con dichiarazioni esplosive e mai banali
06 Settembre 2002 -- "So che Epo e trasfusioni hanno fatto parte del nostro calcio. Il problema e' sempre la mentalita', la ricerca dei soldi facili: si corre per il denaro, non per la soddisfazione della competizione".
Nel corso di un'intervista radiofonica a una radio locale romana, Rete Sport il tecnico boemo attualmente sulla panchina della Salernitana si sofferma sugli argomenti scottanti che stanno investendo il mondo del calcio, e lo fa con la chiarezza disarmante che gli è abituale.
Zeman in particolare stigmatizza l'abdicazione della Federcalcio a scapito della Lega: "Da due mesi la Federazione non dice nulla, fa tutto la Lega. Non capisco perchè".
"La Federcalcio - prosegue - non conta più niente, parla solo Galliani. Le regole dovrebbe darle la Federcalcio, poichè la Lega è solo l'unione dei presidenti. Oggi invece i ruoli sono invertiti, fa tutto la Lega, ma sono i presidenti che hanno portato il calcio ai livelli di oggi".
Zeman nega che la questione dei diritti televisivi sia all'origine dell'attuale crisi del calcio: "Sono un falso problema - sottolinea - se la Rai, Tele+ e Stream l'anno scorso hanno pagato tanto e ci sono lo stesso 2000 miliardi di debiti vuol dire che il problema e' la gestione delle risorse".
"Oggi - denuncia Zeman - ci sono squadre che spendono 50 e incassano uno. Hanno passato le barriere sono andati oltre contando sulla passione della gente, nessuno puo' tirarsi fuori".
In tal senso, per mister Zeman, il rinvio del campionato non servirà a nulla: "A gennaio, ci troveremo in una situazione peggiore di prima. "Ci sono tre società che hanno vantaggi e privilegi, le altre 35 stanno in difficoltà".
Quanto all'elezione di Galliani, Zeman parla di "promesse poi non mantenute, visto che ci sono delle proteste da chi ha cambiato il voto all'ultimo minuto".
Divertente, poi la risposta sui cinque giocatori piu' forti del campionato: "Totti, Totti, Totti, Totti e Totti", elenca simpaticamente il tecnico.
Infine, da Zeman due colpi a Lazio e Juve: "Il presidente della Lazio imprenditore capace? Ma dov'e' la capacita': avete visto i bilanci, sapete quanto e' arrivata a valere la Lazio in Borsa?" chiede il tecnico boemo.
Quanto a Luciano Moggi, Zeman ricorda che "e' il padre di Alessandro", uomo di quella società chiamata Gea che "oggi gestisce circa 250 calciatori e quindi puo' fare quello che vuole nel campionato di serie A, B e C".
"A qualcuno conviene e va bene questa situazione" conclude Zeman.
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