10 Settembre 2004 -- Questa volta non è il solito euforico Gaucci quello che annuncia un suo ritiro dal mondo del calcio, dopo queste intense settimane vissute nel tentativo di portare il Napoli in B.

“Non mi annoierò e poi non si può essere dispiaciuti per il fatto di uscire da un mondo dove c' e' del marcio e allora, dopo aver rinunciato per tanti anni alle vacanze per seguire da vicino le mie squadre e per combattere in prima linea, ora mi prendo una pausa.” Questo è quanto ha dichiarato l’imprenditore che ha poi proseguito parlando delle società di famiglia. “La Sambenedettese è stata ceduta mentre a gestire il Perugia vi sono i miei figli che hanno le spalle larghe e sono convinto che e' stata allestita una squadra in grado di poter raggiungere la promozione in serie A senza passare attraverso i play off, lottando alla pari con il Genoa”.

“Si e' voluto fare una guerra contro il sottoscritto su tutti i fronti, soprattutto per quanto era accaduto la scorsa estate con il Catania. E adesso, non mi sorprenderei se ora che Napoli non e' mio, venisse ripescato in serie B. Ora resto in attesa e nella speranza di ricevere il risarcimento dei danni per non aver ottenuto il titolo sportivo del club campano. Abbiamo calcolato che questo è stato di 46 milioni di euro e questi soldi dovranno pure pagarmeli”.

Un periodo di riposo che arriva così dopo sette campionati di serie A disputati nelle ultime otto stagioni con il Perugia, dopo le avventure alla guida prima della Viterbese, promossa dalla C2 alla C1, poi della Sambenedettese, presa nei dilettanti e portata sino a sfiorare la promozione in B, e infine del Catania, preso in C1 e lasciato in B. “Al calcio non mancherà Gaucci e il calcio non mi mancherà” ha dichiarato in conclusione Gaucci che comunque non può fare almeno di guardare al passato. “Di soddisfazioni ne ho avute tante, soprattutto con il Perugia, preso nel novembre del 1991 in fondo alla C1 e portato in Coppa Uefa. Se ritornero ? Nessuno può dirlo - conclude - ma fra un po' di tempo ne riparleremo”.

Intanto intervenendo ad un incontro con i responsabili del settore arbitrale, Franco Carraio, presidente della Federcalcio ha espresso parole d’elogio per l’operato della giustizia sportiva. “Gli organi di giustizia sportiva hanno svolto un lavoro faticoso collaborando con la magistratura di Napoli e Ancona.” – dichiarato Carraio che ha poi proseguito parlando delle indagini sul calcio scommesse e sugli arbitri indagati. “E' pesante dover subire una squalifica ma non e' stata usata la mano leggera. Escludo che questi ragazzi possano essere colpevoli ( riferendosi agli arbitri Gabriele e Palanca n.d.r.) ma aspettiamo la chiusura dell'indagine e faccio loro gli auguri di una prossima ripresa.