Battaglia Legale In attesa della sentenza del tribunale è ormai guerra aperta tra i legali della FIGC ed i giudici della curatela fallimentare.
27 Agosto 2004 -- Sempre più confusa la situazione che il futuro del calcio a Napoli, ormai da mesi in mano a giudici ed avvocati. così come sempre più acceso è lo scontro aperto tra legali della FIGC e rappresentati della curatela fallimetare, soprattutto dopo la sentenza del Tar del Lazio, interpretata differentemente dalle due parti.
Dopo la soddisfazione già espressa nella giornata di ieri, l'avvocato della FIGC, Astolfo Di Amato, è infatti ritornato a ribadire le proprie ragioni, questa volta confidando sulla sentenza del Tar in merito al ricorso del Perugia. “L'ordinanza con cui il Tar del Lazio ha respinto il ricorso del Perugia – ha affermato l’avvocato della Federcalcio - conferma le tesi sostenute dalla Federcalcio sul caso Napoli. In tal modo il Tar capitolino ribadito in modo assolutamente chiaro la propria giurisdizione esclusiva in materia, confermando le tesi della Figc. Depositeremo l'ordinanza in udienza domani - ha concluso Di Amato - perchè il giudice possa tenerne conto ai fini delle decisioni che dovrà prendere”.
Tali dichiarazioni fanno riferimento ad un passaggio dell'ordinanza della terza sezione del Tar, presieduto da Vito Carella, in cui si afferma che ai sensi dell'art.3 del Dl. 19.08.2003 “ogni controversia avente ad oggetto atti del Coni o delle federazioni sportive, non riservata agli organi di giustizia sportiva ai sensi del precedente art.2, è devoluta alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e che, nella specie, si controverte di ammissione, affiliazione e quant'altro inserisce al rapporto giuridico dell'attività sportiva delle federazioni” e inoltre si aggiunge che “sul punto la competenza di primo grado spetta in via esclusiva, anche per l'emanazione di misure cautelari, al Tar del Lazio con sede in Roma, con la conseguenza che le questioni di competenza sono rilevabili d'ufficio, giusti i precedenti in materia di questo Tar e del Consiglio di Stato”.
Non resta intanto a guardare la curatela fallimentare del Napoli dopo aver duramente criticato i legali della FIGC, rei di aver interpretato a loro favore la sentenza di ieri del tar del Lazio, hanno accusato la Figc di non avere rispettato i patti e preannunciato la possibilità una causa per risarcimento danni. “Ho constatato - ha detto Fimmano' - un comportamento non elegante da parte della Figc. Noi siamo abituati a dire la nostra attraverso le procedure civili e la legge amministrativa. Gli altri, invece, sono abituati a farlo attraverso comunicati ufficiali su siti di sedicenti organi pubblici”.
"Le richieste di malleva sono state concordate, così come i rinvii, che non sono stati rispettati, e tutto il resto - osserva il consulente della curatela Francesco Fimmanò - I legali della Figc si sono rimangiati le malleve, ora si beccheranno una causa per risarcimento". “Prima ancora che sulle malleve - ha aggiunto il professionista - sono venuti meno sugli atteggiamenti processuali. Evidentemente non c'è la volontà di definire le cose bonariamente. Noi - ha concluso Fimmanò -rimaniamo sulle nostre posizioni. Le affermazioni giuridiche, se sono fondate, vanno prospettate ai giudici, non alla stampa ed addirittura in via preventiva. Comunque non entrerò mai in una diatriba, discuteremo nelle sedi opportune, cioè in tribunale”.
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