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Maradona incontra Kirchner
Il presidente argentino ha ospitato il campione alla Casa Rosada, scontro tra i familiari ed il medico personale Cahe.

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13 Agosto 2004 -- Con il dispiego di inusuali misure di sicurezza, il presidente argentino Nestor Kirchner ha ricevuto alla Casa Rosada Diego Maradona, ricoverato da oltre tre mesi in una clinica psichiatrica. Intanto e' diventato ancor piu' virulento il braccio di ferro tra il medico personale dell'ex campione, Alfredo Cahe, che vorrebbe far proseguire le cure all'estero, e i familiari che, invece, vogliono che Maradona resti a Buenos Aires, come ha detto per la prima volta uno di essi, il nipote Daniel Lopez. Maradona, giunto all'appuntamento con Kirchner insieme a Cahe e alla figlia Giannina, e' apparso a chi ha potuto intravederlo, ingrassato, con il volto gonfio: si e' intrattenuto con il Capo dello Stato una quarantina di minuti. Non e' trapelato nulla sui termini del colloquio.

In proposito, mentre Cahe, con una insistenza mediatica senza precedenti, da giorni sostiene che Diego lo ha incaricato di far sapere a Kirchner che vuole parlare con lui perche' interceda per avere l'autorizzazione ad andare a Cuba o in Svizzera; Lopez, il figlio maggiore di una delle sorelle di Diego, ha assicurato: "Diego non ha mai detto a nessuno di noi che voleva vedere il presidente. Tutti noi - ha detto il nipote a Radio Continental - vogliamo che resti qui. E non capisco proprio cosa spinga Cahe a volerlo portare a tutti i costi all'estero". Daniel Lopez ha anche rivelato che, ieri sera, tutti i fratelli si sono riuniti con Diego per affrontare il tema: "Cahe - ha aggiunto - dice che abbiamo interessi economici. Non e' vero. L'unico interesse che abbiamo e' che Diego si curi nel migliore dei modi: e i medici che lo hanno in cura dicono che lo possono fare".

Cahe sostiene il contrario, assicurando che Maradona puo' guarire solo in una clinica svizzera o a Cuba. Il medico, inoltre, non ha risparmiato critiche al Tribunale familiare di Moron, che si occupa per legge del caso, e che, a suo dire, non da' retta alle richieste per ottenere l'autorizzazione affinche' Diego possa lasciare il Paese. In questo momento, il tribunale ha aperto due fascicoli su Maradona. Nel primo, l'8 luglio scorso, Elena Bortiri, perito del tribunale per i minorenni e gli incapaci, suffragata da rapporti clinici, ha raccomandato che Diego resti a Buenos Aires. Nell'altro, ne ha invece chiesto l'inabilitazione, perche' potrebbe porre a rischio il suo patrimonio. Da quanto e' trapelato, contro le due risoluzioni, si e' opposto l'avvocato Hector Leuizamon, vicepresidente della Fondazione Diego Maradona - della quale fanno parte, tra gli altri, Cahe e l'ex manager di Diego, Guillermo Coppola - che ha appunto anche chiesto che l'ex fuoriclasse possa recarsi a Cuba o in Svizzera.