I primi commenti Dopo la notizia dell'esclusione del Napoli arrivano i vari commenti, per De Luca 'la cosa' era prevedibile.
12 Agosto 2004 -- La Figc non ha tenuto considerazione della sentenza della Fallimentare di Napoli ed ha deciso di far partire la serie B senza la squadra campana e mentre la curatela di Ancona ha inviato anch'essa una diffida alla Figc dal "porre in essere qualsiasi atto o provvedimento volto all'esclusione dell'Ancona calcio dal campionato di serie B 2004-2005 tenendo conto della giurisprudenza recentemente formatasi in materia", pronti sono arrivati i primi commenti, a cominciare dal presidente del Siena, Paolo De Luca: "Me lo aspettavo, era una decisione attesa quella di ripescare Pescara e Bari e aspettare il primo settembre per il Napoli e aprire uno spiraglio per la C1. Speriamo che nel frattempo che si riesca a trovare una mediazione: è diventata una faida ora ci vuole un po' di buonsenso da parte di tutti".
"Ci sono due delibere ufficiali della federcalcio che chiariranno quanto definito, e' meglio che parlino i numeri quando si tratta di atti legali. A mio parere e' una grande occasione per la Figc per affermare le sue regole e i suoi diritti nel rispetto di tutti". Ha invece dichiarato il presidente dell'associazione degli allenatori, Azeglio Vicini, all'uscita del consiglio federale di Roma. L'ex ct della nazionale ha auspicato, inoltre, che "negli anni a venire, in estate, si parli di calciatori e non più di fallimenti".
"Il mondo del calcio ha preso la strada del rispetto delle regole. Finche' verranno rispettate noi saremo al suo fianco - ha dichiarato il presidente del Coni, Gianni Petrucci - Quello che conta è il rispetto dell'autonomia sportiva. Noi rispettiamo la magistratura, e fino a quando verranno rispettate le regole noi sosterremo il calcio. Prendo atto di questo con piacere e sono sufficientemente ottimista".
"Un errore madornale, quello della Federcalcio, destinato a provocare tensioni e caos anche perche', dopo la sentenza della quinta sezione civile del tribunale di Napoli, e' possibile che l'autorita' giudiziaria decida di bloccare la serie B". Lo sostiene il segretario dell'Udeur, Clemente Mastella, secondo il quale "sono peraltro incomprensibili i motivi che hanno spinto la Federcalcio a un braccio di ferro con la giustizia che sta cercando, nella doverosa osservanza della legge, di rispettare una citta', i suoi tifosi e una squadra che sul campo si e' meritata la permanenza in serie B".
Per l'eurodeputato dell'Udeur Paolo Cirino Pomicino "è inaudito l'atteggiamento della Lega e della Federcalcio, abituati da anni a fare e disfare i calendari a proprio piacimento". "Le regole della Federalcio - aggiunge il parlamentare dell'Udeur - somigliano sempre di più alle famose regole di Chitarrella, che possono mutare dalla sera alla mattina, pescando per meriti sportivi la Fiorentina in serie B mentre era in serie C, lasciando in serie A il Parma nonostante il crac della societa' di Collecchio e mandando in serie C il Napoli che ha conquistato sul campo il diritto alla serie B. Abbiamo l'impressione che un tale pasticcio possa anche aprire le porte a comportamenti penalmente perseguibili. Il tutto - conclude Paolo Cirino Pomicino - in un silenzio omertoso del governo".
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