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Esposta la sentenza
Nicola Rascio nominato curatore fallimentare, il tifo si organizza, le 'cordate' fanno un passo indietro

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03 Agosto 2004 -- Ore 09.34 - E' stata esposta da pochi minuti la sentenza di fallimento della Societa' sportiva Calcio Napoli, fallimento decretato ieri dalla settima sezione del tribunale di Napoli. In attesa di conoscere il verdetto nei particolari si è saputo che i giudici hanno nominato un curatore fallimentare: si tratta dell'avvocato Nicola Rascio, che già in passato ha avuto altre esperienze di questo tipo, mentre il giudice delegato e' Paolo Celentano. A provocare il fallimento del Calcio Napoli sono stati i ricorsi presentati dal pm della Procura di Napoli, Vincenzo Piscitelli e dai creditori, l'agenzia di viaggi 'Airon Jet' e la ditta 'Italstage', incaricata di montare il palco della festa che Naldi volle un anno fa a Piazza Plebiscito per ringraziare i tifosi di essere stati vicino alla squadra nei momenti di difficoltà. Ora i creditori hanno trenta giorni di tempo per formulare la domanda per essere inseriti nella lista che il curatore fallimentare appronterà. Rascio ha due giorni di tempo per accettare o meno la nomina offerta dal tribunale. La Società sportiva calcio Napoli entro ventiquattr'ore dalla notifica della sentenza dovrà depositare i bilanci e le scritture contabili. L'udienza di verifica per lo stato passivo della società è stata fissata al prossimo 25 novembre.

Con grande discrezione gli agenti che compongono la squadra Tifoseria della Digos di Napoli stanno seguendo il clima che si respira nell'ambito degli ultrà organizzati. La notizia del fallimento della Società Sportiva Calcio Napoli pure essendo ampiamente prevedibile non ha destato particolari 'sussulti' nell'estremismo del tifo azzurro. Anzi, fanno notare in Questura, in queste drammatiche ore, calcisticamente parlando, la tifoseria azzurra "sta dimostrando un grande senso di equilibrio e di civiltà". I tifosi, però, hanno fatto sapere che ogni iniziativa è rimandata a dopo che saranno rese note le motivazioni che hanno portato al fallimento del Napoli. I gruppi del tifo organizzato, si sono riuniti sotto la sigla di 'Orgoglio partenopeo' e per circa due ore per decidere le iniziative da intraprendere: "Siamo in attesa di conoscere quali sono le ragioni che hanno portato alla sentenza odierna - dicono i sostenitori azzurri - vogliamo capire quali sono le reali motivazioni ed in base a quelle decideremo sul da farsi".

Secondo i tifosi del Napoli, Luciano Gaucci è l'unica alternativa ancora valida per non far scomparire il calcio all'ombra del Vesuvio: "Continueremo a sostenere Gaucci - dicono - gli altri sono scappati, lui invece è qui e sta lottando". Intanto il patron romano, intervenendo ieri sera in diretta ad una nota trasmissione televisiva (NumberTwo in onda su Telenapoli34) ha dichiarato di non essere intenzionato più a prendere il Napoli dal Lodo Petrucci. La stessa cosa l'aveva detta pochi istanti prima anche il presidente De Luca e più o meno hanno fatto sapere la stessa cosa anche gli imprenditori del nolano. La questione è molto semplice: visto che si sta profilando una conflitto tra magistratura e Figc i pretendenti al 'Lodo Petrucci' stanno indugiando nel mettere i soldi (7 milioni di euro) perchè in caso di battaglia legale tra le istituzioni sportive e quelle civili rischierebbero di vedere 'congelato' il loro investimento in attesa di un verdetto certo, e si sa che i tempi della giustizia a volte sono molto lunghi, dunque tutti adesso hanno paura di mettere dei soldi che poi chissà quando potranno riavere e pertanto preferiscono stare a guardare. A questo punto rimarrebbe solo la LegaAzzurra che ufficialmente non ha fatto sapere ancora la sua posizione. Per finire c'è da dire che un spiraglio per una soluzione resta ancora legato all'arbitrato al CONI di Gaucci previsto per domani e alla sentenza del Consiglio di Stato prevista per il 10.