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29 Luglio 2004 -- Ore 00.01 -- Da stasera Gaucci può contare anche sull'appoggio di venticinque senatori di centrodestra e di centrosinistra, (primo firmatario Antonio Gentile di Fi, secondo firmatario Antonio Iervolino (Udc))che hanno rivolto un'interrogazione ai Ministri Giuliano Urbani e Domenico Siniscalco chiedendo "che siano assunti provvedimenti urgenti nei confronti della Figc e del suo Presidente, con il commissariamento immediato della Presidenza". Nell'interrogazione, inoltre, i 25 senatori, fra i quali figurano i senatori Tommaso Casillo e Cesare Marini (Sdi), Carmelo Morra, Cosimo Izzo, Gaetano Fasolino, Pasquale Giuliano, Salvatore Lauro e Ida D'Ippolito ( Fi), Francesco Crino' (Nuovo Psi), Gino Trematerra, Francesco Salzano e Leonzio Borea (Udc), Michele Florino e Vincenzo Demasi (An) fanno riferimento "alla gravissima decisione presa dal Consiglio federale della Figc che ha inottemperato alla sentenza del Consiglio di Stato sulla riammissione del Cosenza Calcio nei campionati professionistici ed alla esclusione della S.A. Napoli, legittima affittuaria della Ssc Napoli, con un criterio che viola i principi legislativi essendo la cessione del fitto d'azienda prevista dal Codice Civile".
I parlamentari fanno riferimento anche "al rischio possibile che l'erario perda circa 50 milioni di euro di crediti fiscali dalle due societa' per azioni, in caso di fallimento". Nell'interrogazione, i firmatari hanno sottolineato "il gravissimo ritardo della Figc nell'attivazione delle ispezioni federali sui casi di doping e di calcio-scommesse, che prelude ad un'ulteriore omissione dopo quella nota su 'passaportopoli' e che rende praticamente inaffidabile l'intero sistema". I venticinque senatori hanno chiesto, dunque, "l'immediato commissariamento della Figc, ormai destinata ad annullare il calcio meridionale" e hanno precisato, come "nel caso del Napoli sia stato seguito un metodo incredibilmente difforme rispetto al Parma Calcio", mentre sul Cosenza "l'arroganza dei vertici federali abbia addirittura consentito di bypassare sentenze del supremo organo amministrativo, colpendo una città esclusa dal calcio professionistico in ragione di interessi potenti".