20 Luglio 2004 -- “Sono stato tutt’oggi a trattare coi procuratori la cosa sembra che si stia mettendo bene, domani ci danno le ultime risposte e se così sarà possiamo programmare la squadra per il ritiro. Domattina alle 09.00 c’è l’arbitrato al CONI e quindi questo è un fatto positivo che pur non portando i documenti, in quanto tutti i giocatori non hanno potuto materialmente firmare, però gli avvocati potranno dire che c’è questo accordo". Queste le prime parole di Luciano Gaucci intervenuto in diretta telefonica alla trasmissione 'Speciale Tifosi' in onda su TeleNapoli 34.
"In federazione - ha detto Gaucci - c’era stato detto che la cosa più importante era che i giocatori dovevano dare le liberatorie, quindi aver trovato un accordo, anche se mancano alcuni dettagli, è un fatto molto positivo e responsabile soprattutto da parte dei giocatori, e nello stesso tempo ci mette in condizione di poter andare avanti nella composizione della squadra. Mi auguro di non dover andare al TAR perché noi non vogliamo fare battaglia, vogliamo solo che il Napoli sia rispettato come grande entità di squadra, di pubblico e quindi devono mettersi la mona sulla coscienza la federazione, il Coni, perché sono stati aiutati tanti altri club e non vedo perché il Napoli non debba essere aiutato”.
Interrogato poi sulla possibilità che il Napoli retroceda in C1 con lodo Petrucci, Gaucci ha risposto: “Io non penso di arrivare al Lodo Petrucci. Stiamo sistemando le cose nel verso giusto, una volta sistemata la squadra, una volta preso l’allenatore, che lodo Petruicci ci deve essere?". A chi invece gli chiedeva del vecchio marchio del Napoli e se ci fosse la possibilità di riacquistarlo come accaduto con la Fiorentina, ha detto: "Il vecchio marchio se viene accettato il nuovo, non ci sarà più! A Firenze non c’erano i problemi che c’erano qui. Naldi si è accollato i debiti che riguardano la sua persona, mentre quelli sportivi lo ho presi io. Il marchio andrebbe acquistato da Naldi, però non so se sarà possibile tecnicamente, a noi quello che interessa è che il Napoli resti in B, poi il marchio è secondario e come accaduto per Firenze, può essere acquistato in un secondo momento”.
A Gaucci è stato poi chiesto se stava subendo pressioni esterne di imprenditori pronti a prendere il Napoli dal fallimento: “Sto lavorando giorno e notte per fare tutti gli interessi di questa squadra, di questa tifoseria di questa città - ha detto Gaucci - poi, se ci sono altre cose, non le voglio nemmeno sapere. Ci sono degli imprenditori che vorrebbero prendere il Napoli in serie C, cioè senza acquistarlo come lo sto facendo io. Io mi sono buttato anima e corpo in questa cosa, non faccio più niente delle mie attività mi sto dedicando esclusivamente al Napoli. Io non faccio il politico, io faccio gli interessi del Napoli, può darsi che non sono simpatico a tutti, ma questo è un fatto normale". rivolgendoi ai tifosi presenti in studio ha poid etto: "Dovete essere tifosi e tifare per il Napoli come io vi ho detto che tiferò insieme a voi e questo mi darà la forza per moltiplicare gli sforzi per far si che il Napoli abbia la forza ed il posto che merita. Io parlerò anche per i tifosi, l’ho fatto e lo continuerò a fare, tenete presente che quello che dovete fare non lo dovete fare per me, perché io sono una persona che gestendo questa realtà sono solo una persona protempore perché io non gestirò in eterno la società, quello che fate lo fate per il Napoli, per la sua storia, per la sua città. Io vi do l’affetto, per me è un piacere ed un onore stare con voi”.
In conclusione, parlando dei progetti futuri e di come sarà costitutita la nuova squadra e di chi sarà l'allenatore, Gaucci ha detto: “L’allenatore è una cosa secondaria, noi dobbiamo superare prima lo scoglio che è la scalata della montagna e che è di mantenere la serie B, poi ottenuta la serie B parleremo di allenatori, anche se non stiamo fermi ma ci stiamo muovendo. Con Cosmi c’ho fatto una giornata intera e con lui abbiamo parlato di tutto, però gli allenatori dopo che hanno ricevuto dei risultati cominciano a calare di entusiasmo e quindi io non l’ho trovato lo stesso di Perugia, e quindi ho pensato di prendere un allenatore motivato come lo sono io, o come potrebbe essere ad esempio Ciro Ferrara". Prima di salutare ha poi aggiunto: "Non mi arrendo mai sono come un ultrà di curva o dei distinti. Ho parlato con diverse personalità politiche in queste ultime settimane e tutti quanti si sono schierati al mio fianco e hanno condiviso il fatto che Napoli merita rispetto e sul fatto che il Napoli deve essere salvato perché sono state aiutate le squadre con meno importanza del Napoli. Nella vita ho lottato sempre e non mi arrendo, questa è la battaglia più dura, ma ritengo che con il vostro aiuto ce la farò, anzi ce la faremo!”.