20 Luglio 2004 -- Dopo l’incontro con i legali di Carraro, Serao interviene a delineare la situazione confermando la chiusura della Federazione e la ricerca di tutte le possibili strade che possano portare alla salvezza del Napoli.
“Vi è stata una chiusura da parte dei legali della Federazione, loro sono fermi sul lodo Petrucci e non hanno fatto alcuna concessione o apertura.” - Ha dichiarato Serao - “Abbiamo ribadito la nostra proposta che consente di immettere 46 milioni di euro nel settore calcistico e contemporaneamente di salvare il calcio a Napoli. Nessuna apertura nonostante la soluzione del problema liberatorie.”
Serao ha poi continuato spiegando le ragioni che trattengono Carraro dall’accettare la proposta di Gaucci. “La Federazione si cerca di garantire i suoi iscritti ma soprattutto vuole evitare che il fitto del ramo d’azienda diventi un metodo per aggirare le istituzioni sportive ed amministrative. Da parte nostra abbiamo dimostrato che non è questo il nostro fine e, pertanto, abbiamo proposto di applicare il criterio del fitto del ramo d’azienda con delle restrizioni. I legali di Carraro si sono riservati di riportare la proposta in Federazione ma è ancora tutto da vedere. Per quanto riguarda il futuro non sono nè ottimista nè pessimista. Credo che avremo ragione ma mi dispiace che ci riusciremo tra un mese quanto sarebbe possibile ottenere questo risultato già domani. La mia preoccupazione è solo legata al fatto che fino ad oggi si è fatto sempre tutto troppo tardi. Da parte nostra, comunque, non c’è nessuna preclusione alle direttive che potrà darci Carraro per evitare il fallimento del Napoli. Le seguiremo ma non accetteremo di certo il Lodo Petrucci con il ripescaggio perchè è un umiliazione per la città ed i tifosi del Napoli.
Infine il legale di Gaucci ha confermato il lavoro che si sta svolgendo nel tentativo di risolvere quanto prima i problemi della società. “Domani si dovrebbe avere anche un intervento del Coni per via del dossier presentato in federazione. Intanto Gaucci sta facendo uno sforzo per cercare di adeguarsi alle richieste dei giocatori, e valutando di adeguare il contratto daremo in modo da dare ulteriori garanzie al nostro progetto, anche le istituzioni sono per un Napoli in serie B. Comunque, al di là del muro incontrato ieri, stiamo lavorando nel tentato di trovare una soluzione, cercando di avere tutte le carte in regola e dimostrare che la nostra proposta non è un raggiro economico ma una forma di tutela nei confronti di tutti e della città.”