08 Luglio 2004 -- Dopo il no della Figc anche le trattative con i procuratori dei calciatori si sono arenate così che Gaucci ha ufficializzato la sua scelta di desistere dall'acquisto del Napoli.
Dure le accuse del dirigente che ha dichiarato senza mezzi termini che "che molti hanno interesse a far fallire questa gloriosa e vecchia società. Ci sono diverse parti che vogliono il club in C per poi rilevarlo gratis."
Nel pomeriggio la situazione era già deteriorata ma Gaucci si era dichiarato ancora fiducioso , almeno attraverso i suoi rappresentati. Infatti alle ore 15:59, l'avvocato Bruno intervenendo in diretta a RadioGoal, a proposito dell'incontro con i procuratori dei calciatori del Napoli, aveva dichiarato: "Mancano due ore di riunioni ancora, spero di arrivare ad un accordo con tutti. Spero che alla fine il buon senso prevarrà, mancano solo alcuni procuratori". Parlando poi del no della Figc e di un eventuale ricorso al Tar aveva detto: "Gaucci è fiducioso perchè è entusiasta del progetto e penso che a seguito di un accordo coi giocatori avremmo più forza per protestare contro la Figc".
Parlando delle motivazioni fornite dalla Figc contro il fitto del ramo di azienda aveva poi commentato: "Il discorso che fa Angelici (il professore interpellato dalla Figc per avere un parere sulla vicenda, ndr) è discutibile poichè la sua valutazione negativa è stata fatta interpretando il contratto di fitto del ramo d'azienda nella parte in cui viene vista l'opzione di affitto come una cessione del titolo e ciò viola la clausola che vieta la vendita del titolo, ma in realtà ciò non avviene perchè il titolo resta sempre al Napoli".
A sorpresa poi era intervenuto anche Gaucci, apparso per la verità un po' demoralizzato: "Stiamo andando avanti. Per il momento pensiamo a superare questo primo scoglio delle liberatorie dei giocatori, dopo faremo il resto. Io non mollerò fino all'ultimo - ha detto Gaucci - Ce la metto tutta, ce la sto mettendo tutta. Adesso pensiamo a chiudere questo accordo coi calciatori e poi speriamo che tutte le fasi successive riescano bene". Interpellato poi dal conduttore Valter De Maggio su di una possibile società con Naldi, Gaucci aveva detto che "non è preventivabile un accordo con Naldi. Le aziende calcio - ha aggiunto - vanno gestite da una solo persona, perchè altrimenti uno la pensa bene, quell'altro la pensa più bene e non si va avanti".
Interrogato, infine, su una eventuale manifestazione a via Allegri (la sede della Figc a Roma, ndr) aveva detto: "Speriamo che non ce ne sia bisogno...".
Ora nei prossimi giorni diventerà fondamentale il ruolo della VII Sezione Fallimentare del tribunale di Napoli che potrebbe a questo punto mettere in liquidazione la società, compromettendo seriamente il salvataggio del Napoli.