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06 Luglio 2004 -- “Fino a stamattina non avevo ricevuto nessun tipo di contatto! Ieri sera, intorno alle 18, mi ha chiamato Luciano Gaucci, quindi, vorrei capire come mai sono venute fuori queste notizie che i giocatori della GEA non avrebbero accettato una riduzione dell’ingaggio e che sarebbero stati gli unici?”. Questo il duro sfogo di Alessandro Moggi che durante le dichiarazioni di Serao alla trasmissione Radio Gol di radio Kiss Kiss, ha deciso di intervenire in diretta e chiarire in prima persona le notizie diffuse sulla GEA in questi giorni. “Sono uscite notizie completamente false e tendenziose sui giornali nei giorni scorsi, che mi hanno messo in difficoltà! – ha detto Moggi - Io sono abituato a lavorare in maniera seria e professionale se vengo contattato o dico si o dico no: in questo caso sono stato contattato stamattina, punto e basta! E non accetto che vengano messe in giro voci totalmente false! Comunque, il mio non è un attacco alla stampa, è il problema di riferire notizie vere, punto e basta.”
“Vi svelo una cosa – ha detto Alessandro continuando le sue esternazioni come un fiume in piena – io ieri sera ero a Milano, mi ha chiamato Gaucci e mi ha chiesto se potevamo vederci, ho ripreso l’aereo e sono ritornato a Roma per incontrare stamattina Luciano Gaucci, solo ed esclusivamente per questo, nonostante che siamo in una fase acuta del calcio mercato, quindi io dovevo stare a Milano per altre duemila e cinquecento cose! Dopo passa un minuto e mi chiama un giornalista del Mattino e mi dice che Gaucci ha rilasciato una dichiarazione dura nei confronti della GEA, dopo cinque minuti Gaucci, perché io l’ho chiamato per chiedergli spiegazioni della cosa, ha smentito tutto. Evidentemente , in questo momento, non c’è nessun tipo di dichiarazione contro la GEA, perché se no, non l’avrebbe smentita. D’altra parte, non ci poteva essere, perché nessuno mai gli ha imposto o gli ha detto no, non accettiamo questo tipo di riduzione. Il Napoli ha una rosa che supera i venti calciatori, i tesserati della GEA sono quattro. Nel momento in cui si dovesse addivenire ad un piano che preveda il salvataggio del calcio Napoli, siamo tutti pronti a dare una mano al Napoli. Certamente non posso essere io da solo, o i miei calciatori, i miei assistiti a poter aiutare il Napoli ad essere salvato, perché Napoli ha un monte stipendi, se non vado errato, intorno ai dodici milioni di euro e certamente non li guadagnano tutti i miei quattro calciatori.”
Alessandro Moggi ha poi continuato esprimendo la propria opinione sulla situazione della società partenopea. “La stato critico del Napoli, nasce da una serie di annate purtroppo difficili. Si arriva a questa situazione senza la colpa di nessuno. Quando l’anno scorso sono stati sottoscritti dei contratti, nessuno ha puntato la pistola alla tempia ai dirigenti del Napoli, per fare sottoscrivere quei contratti. I dirigenti del Napoli, in quel momento hanno ritenuto opportuno offrire quel contratto a quei calciatori. Che avevano anche altre opportunità per andare da altre parti ma hanno accettato il progetto Napoli. Purtroppo le annate nel calcio, ci sono buone e negative, quest’anno il Napoli ha avuto una stagione negativa. Sono convinto che la stessa squadra riproposta l’anno venturo, avrebbe avuto dei risultati migliori, perché non credo che sicuramente la rosa del campionato appena concluso fosse inferiore a società come Livorno e Messina, tanto per fare due nomi a caso. Purtroppo è andata così, ci sono state le cinque giornate di squalifica del campo, otto - nove giornate sono state giocate purtroppo senza attaccanti, tante componenti che hanno determinato un campionato, direi, quanto meno difficile da parte del calcio Napoli".
Infine Moggi è ritornato sugli esiti dell’incontro con Luciano Gaucci: "Sono dieci anni che lavoro col Napoli, in un modo o in un altro, e, sono sempre stato disponibile a cercare di dare una mano al Napoli, ovviamente per quello che posso fare io. A volte ci riesco bene, a volte ci riesco male, ma, comunque, vorrei dire, non è un discorso che si può fare solo ed esclusivamente presso la GEA, è un problema di tutti i calciatori. La GEA è disposta a trattare ed i calciatori della GEA verranno contattati da me questa sera per esporre quello che ci siamo detti stamattina con Gaucci, ma ripeto, fondamentale è che voi, la stampa, le radio, le televisioni, non andiate a focalizzare l’obiettivo sulla GEA, perché sembra che la GEA sia il male di tutto il calcio! Dappertutto, quando c’è una situazione critica spunta il nome della GEA, non è così! Ho dato sempre disponibilità, fino ad oggi non ero stato contattato. Da oggi in poi verificherò l’opportunità, insieme ai miei assistiti, di dare una mano al Napoli in questo senso, ma ripeto, se anche per assurdo, i miei calciatori dovessero accettare questo, ma tutti gli altri non lo dovessero fare, il Napoli, comunque non potrà andare avanti, se il problema è legato esclusivamente agli stipendi dei calciatori. Quindi è un progetto che deve comprendere la totalità della rosa, come ha fatto la Lazio l’anno scorso che ha attuato una riduzione o uno spostamento del 55% degli ingaggi e stiamo parlando di stipendi molto più importanti di quelli del Napoli. Ma lì tutti quanti si sono resi conto che dello stato critico della Lazio e hanno deciso di accettare. Quindi in presenza di un piano preciso che possa portare alla salvezza dei contratti e della società, non vedo perché non si debba parlare!?! Anzi, auspico che ci sia una trattativa e un accordo su questa cosa qui".