30 Giugno 2004 -- Tifosi in ansia e ancora futuro incerto per la gloriosa Societā Sportiva Calcio Napoli che si presenterā questo pomeriggio, alle ore 14:00, in Tribunale per l'udienza davanti al giudice Enrico Caria della settima sezione fallimentare. La richiesta di fallimento era stata aperta d'ufficio lo scorso 11 giugno quando con un atto di notifica recapitato a Soccavo, il presidente della settima sezione civile del tribunale di Napoli, Vito Frallicciardi, ha convocato gli amministratori della SSC Napoli per oggi. Questa richiesta era scaturita, prima, dall'istanza di liquidazione della societā presentata da Naldi nella quale si diceva che la societā aveva perso capitali e richiedeva un accertamento per verificare se potesse ancora funzionare, poi, dall'istanza del collegio dei Sindaci perchč avevano dedotto gravi irregolaritā nei conti del club.
Al 99% il giudice Caria rinvierā l'udienza di almeno una settimana alla luce di un possibile decreto 'salva calcio' ma anche di sapere cosa ne sarā dell'accordo raggiunto tra il Napoli ed il Parugia nella notte, dopo una lunghissima trattativa. Gaucci, in base all'intesa, č pronto a prendere il club attraverso la procedura del fitto di ramo d'azienda versando a Naldi, in cinque anni, 25 milioni di euro ai quali vanno ad aggiungersi altri 21 per il riscatto finale del club (nel caso di raggiungimento della serie A in tempi brevi il pagamento del riscatto verrebbe anticipato, ndr). Il problema č che la Figc ha manifestato finora forti perplessitā a riguardo del fitto del ramo d'azienda, ritenendola una strada non percorribile, ma gli avvocati di Gaucci nella persona del dottor Giovanni Bruno hanno giā fatto sapere che se gli verrā negata questa possibilitā sono pronti a rivolgersi al Tar: "Noi abbiamo ragione - ha detto l'avvocato Bruno - Si tratta di una procedura lecita. Siamo pronti a dare battaglia".