Pomicino: "Chi può accendere un cero lo faccia!". L'europarlamentare scende al fianco dell'amico Naldi per tentare di salvare il Napoli, top-secret i nomi degli imprenditori contattati.
17 Giugno 2004 -- L’Onorevole Pomicino, ex ministro di bilancio e programmazione, è intervenuto nel corso di 'RadioGoal' per svelare un retroscena molto importante: "Sto lavorando da dieci giorni per evitare il fallimento del Napoli, non lo ho voluto dire prima della campagna elettorale, perché poteva apparire come una 'mossa elettorale'. La politica è una cosa seria, che non va confusa con le esigenze altrettante drammatiche, come quelle della società calcio Napoli - ha detto Pomicino - Io ho la fortuna di essere un buon amico dell’attuale presidente del calcio Napoli. Qualche idea non mi è mancata, abbiamo approfondito e stiamo lavorando su questo versante".
L'Onorevole ha poi tenuto a sottolineare ancora una volta che dietro questo suo interessamento non c'è nessuna ragione se non l'amore per la propria città: "Prima di continuare devo dire una cosa, che probabilmente i radioascoltatori o almeno una parte di essi, sanno già: io sono tifoso del Milan, però naturalmente la società sportiva calcio Napoli è un bene di questa città, che un pò da anni è stata lasciata a se stessa. Quindi anche la società sportiva calcio Napoli, non ha avuto il sostegno complessivo delle istituzioni della società napoletana. Essendoci stata una sorte di congiuntura astrale, ed essendoci questa buona amicizia e questa reciproca stima, tra me e il presidente Naldi, qualche idea gliela ho lanciata, qualche contatto lo abbiamo avuto, stiamo lavorando, perché naturalmente non è cosa semplice ma, se sono rose, come si suol dire, fioriranno".
"Io spero che tutto vada a buon fine - ha continuato Pomicino - perché voglio ritornare a vedere la partita Napoli-Milan che mi ha sempre creato il batticuore tra la mia origine partenopea e la mia grande tifoseria rossonera". Interrogato sulle voci circolate nei giorni scorsi che dicevano che Naldi aveva rifiutato delle offerte perchè non ha voluto cedere la poltrona di presidente, l'europarlamentare ha smentito seccamente: "Questa notizia non è assolutamente vera. Ci sono state delle ipotesi sulle quali non si è mai detto o questo o nulla!. Era un percorso che adesso stiamo tentando di mettere a punto, perché ci sono, come possono immaginare i radioascoltatori, mille aspetti di ogni tipo e quindi è giusto che anche Naldi abbia come dire, abbia il suo ruolo. Io contrasto, debbo dire la verità, l’idea che molti stanno coltivando, di portare il Napoli al fallimento per poi prenderselo e incominciare dalla C1, come è capitato alla Fiorentina".
"Io non sono tifoso del Napoli - ha poi ribadito Pomicino avviandosi a concludere l'intervista - sono tifoso del Milan, però innanzi a questa cosa mi indigno e se qualche amico, qualche rapporto, sia con il presidente calcio Napoli sia con altri amici, che possano evitare questa sorta di auguri di corvi che sorvolano sulla società del calcio Napoli, lo faccio volentieri, perché se ci riesco è un regalo alla mia città e questo mi soddisfa appunto". Quando gli è stato chiesto se riuscirà a risolvere la questione prima dell'assemblea del 19, Pomicino ha risposto in maniera chiara e se vogliamo anche drammatica: "Questa situazione o si risolve entro sabato o non si risolve, perchè i tempi sono strettissimi, non c’è possibilità di dilazionare la soluzione, quindi stiamo lavorando alacremente, speriamo di riuscirci. Chiunque abbia la possibilità di accendere un cero, l’accenda".
Invitato a svelare i nomi degli imprenditori che potrebbero affiancare Naldi e sul ruolo che poi l'attuale presidente azzurro andrebbe a ricoprire in questa sorta di nuova società, Pomicino ha risposto con un laconico: "No comment - aggiungendo poi - Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Non mi dovete chiedere niente...io capisco, capisco, però, oltretutto esporrei persone e cose che caso mai non vanno in porto le esporrei inutilmente. Il silenzio, mai come stavolta, è d'oro se si vuole salvare il Napoli".
|