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La situazione si fa difficile
Assemblea dei soci aggiornata a sabato, corsa contro il tempo per evitare il fallimento

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14 Giugno 2004 -- Doveva essere una giornata decisiva per il futuro del Napoli ma, come era stato annunciato e come avevano fatto capire gli stessi giocatori nel dopo gara di Napoli-Albinoleffe, l'assemblea dei soci, riunitasi oggi nella sede di Soccavo, dopo circa un'ora, è stata aggiornata a sabato prossimo 19 giugno, alle ore 12. All'appuntamento di oggi erano presenti, insieme con Naldi, l'amministratore Albisinni, i rappresentanti della Sportinvest (Luise e Gramazio), cioè la società di Giorgio Corbelli che detiene il pacchetto di controllo della spa, Giulio Ferlaino, Dino Celentano, Gianni De Bury, Salvo Casamassima. Assenti Gallo, Corrado Ferlaino, che è ancora un azionista di minoranza e suo cognato Boldoni.

A dare la notizia del rinvio dell'assemblea è stata la stessa società che ha diffuso un comunicato stampa nel quale ha sottolineato che "l'assemblea, su richiesta del socio di maggioranza Napoli Calcio Sa, relativa ad un'adeguata informazione sugli argomenti all'ordine del giorno, articolo 2374 Codice civile, è stata aggiornata per il prosieguo al giorno 19 giugno 2004 alle ore 12". In realtà si è trattato di un cavillo giuridico stabilito già da tempo per rimandare la ricapitalizzazione, visto che i soldi ancora non ci sono.

Naldi, avrà adesso ancora cinque giorni dunque per cercare di trovare una soluzione alla drammatica crisi del club azzurro. Purtroppo la ricapitalizzazione è solo il primo scoglio di una serie di gravosi oneri ai quali sarà necessario far fronte per evitare il fallimento. Infatti ci sarà poi da versare i soldi ai calciatori che hanno messo in mora la società (5 milioni di euro), c'è da chiudere il contenzioso con Corbelli (31 milioni di euro). Ma soprattutto, Naldi dovrà dimostrare, il prossimo 30 giugno, davanti al Tribunale fallimentare di Napoli che vuole ascoltarlo in merito all'istanza avanzata dallo stesso imprenditore il 3 giugno scorso, che i conti della società sono in ordine (si parla di una cifra totale per ripianare quasi del tutto i debiti pari all'incirca a 50 milioni di euro).

Purtoppo il Napoli sta rischiando seriamente la messa in liquidazione e il fallimento. Naldi sta cercando in tutti i modi di avere il via libera da alcuni istituti di credito per un finanziamento di 10 milioni di euro e sembrerebbe che per ottenere tale finanziamento il patron del Napoli abbia dato in garanzia il centro Marianella. All'uscita dell'assemblea, Naldi non ha rilasciato dichiarazioni, mentre molto preoccupati sono parsi i soci di minoranza. Comunque, non si escludono colpi a sorpresa, come dall'indiscrezione lanciata dal 'Corriere dello sport' e riprese poi nel pomeriggio dalla trasmissione radiofonica 'RadioGoal' che vedrebbero il patron del Perugia, Luciano Gaucci, interessato alla squadra azzurra. Si tratterebbe solo di una voce, un'indiscrezione, maturata dopo un avvistamento dello stesso Gaucci sabato e ieri a Napoli. Resta da vedere se maturerà una vera trattativa o si rimarrà solo nel campo delle ipotesi.

Intanto la situazione si fa difficile anche sul fronte tecnico, infatti dopo le partenze sicure di Zamboni, Simoni e Dionigi, è probabile adesso che ci sia la fuga anche di quei calciatori che avevano deciso di attendere ancora un paio di giorni, mentre, resterebbero solo quei calciatori che non hanno richieste e che hanno degli ingaggi faraonici. Già si parla di Tosto al Genoa e di Manitta, Portanova e Zanini al Siena. Inoltre, sembrerebbe che Naldi si sia rappacificato con Moggi e che al posto del direttore sportivo Gabriele Martino, dato già per certo e addirittura in città per firmare il contratto, sia stato scelto, invece, su indicazione di Moggi, il ds del Messina, Mariano Fabiani.