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Simoni, "Napoli non merita la C"
Il tecnico partenopeo incontra Naldi ma rinvia le dichiarazioni ai prossimi giorni.

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10 Giugno 2004 -- "Non credo che lo scopo di questo incontro con il Presidente sia per farmi restare, non ho bisogno di essere pregato. La situazione è un pò difficile, da parte mia gli dirò le cose che devo dire, penso che si parlerà molto. Al momento, non avendo nemmeno la possibilità di avere un riscontro su quello che saranno gli argomenti, non voglio dire niente, anche perchè mancano ancora due giorni all'ultima partita di campionato." Questo è quanto ha dichiarato Gigi Simoni durante un'intervista che ha preceduto l'incontro con il presidente partenopeo. Il tecnico ha quindi preferito non sbilanciarsi sebbene già nei giorni precedenti abbia fatto intendere che risulta alquanto improbabile una sua conferma. A conferma di ciò, sono arrivate le dichiarazioni del presidente del Siena, il quale ha annunciato che Simoni firmerà il contratto per la squadra toscana domenica sera.

Simoni ha poi detto la sua sulla "fuga" dei calciatori che avrebbero già sottoscritto contratti con altre società. "Ritengo che non ci sia da meravigliarsi se i giocatori agiscono in questo senso, vanno avanti, hanno delle possibilità cambiano e non aspettano. Anche nel calcio ci sono più lavoratori che lavoro e, di conseguenza, se uno ha una occasione cerca di sfruttarla al massimo. Non è che si tratta di treni come sulla linea Milano - Roma, che c’è ne uno ogni ora. Magari passa un treno e poi non ne passano più ma, sinceramente, oggigiorno questo discorso vale un pò per tutti. Inoltre, a giocare un ruolo negativo rilevante, vi sono stati i due episodi, quello della messa in mora e della lettera in tribunale, che hanno creato paure e tensioni tra i giocatori. Ora siamo arrivati alla fine del campionato, ed è chiaro che, avendo una possibilità che è quella di rimanere liberi e poter gestire il proprio cartellino, qualcuno lo sta facendo.

Il tecnico ha infine concluso esprimendo ancora una volta il suo affetto verso la città. "Credo di aver dimostrato in questi mesi di essere affezionato al Napoli ed alla città. Questa non è che è una piazza che deve scomparire e andare in C."