|
04 Giugno 2004 -- “La notizia iniziale preoccupava molto, è stato un senso di tristezza, poi ci è stato spiegato che questo era l’iter da seguire”. A parlare è il tecnico del Napoli, Gigi Simoni, che racconta i momenti vissuti ieri pomeriggio quando si era diffusa la notizia che Naldi aveva richiesto lo scioglimento della società: “Loro non hanno detto che si va avanti – ha affermato Simoni riferendosi ad esponenti della società (Coscia e Naldi?) - hanno detto che la cosa è grave, che i problemi esistono, che però era necessario fare questo passo e che quindi lo hanno fatto ma, non è che la cosa sia stata risolta, dopo, e sia passata. Il problema rimane e speriamo che sia risolvibile. Loro hanno detto che qualche via di uscita ci sarebbe ancora, speriamo che ci possa essere e che tutti abbiano la sensazione che questa squadra non è sola, che ha ancora sei milioni di tifosi in giro per il mondo, che ha una potenzialità di spettatori, di settanta, ottantamila persone, come forse nessuno in Italia ha. Ecco mi piacerebbe che domenica la gente dimostrasse anziché scendendo in piazza, venendo al S. Paolo: facciamo vedere che siamo tutti lì, che ci sono ancora tantissime persone che al di là del campionato, del momento difficile, amano e sperano che il Napoli vada avanti.Sarebbe una cosa bellissima,so che è una quasi impossibile, però Napoli fa delle volte dei miracoli di questo tipo”.
“La cosa dunque rimane grave - prosegue Simoni - non è che si può gioire, comunque lasciando aperto qualche spiraglio alla possibilità di recuperare la situazione, abbiamo preso un po’ più di coraggio”. Parlando poi dello stato d’animo dei giocatori e del fatto che a breve alcuni potrebbero svincolarsi a parametro zero, il tecnico di Crevalcore ha detto con diplomazia:”In generale, per l’amore che lega ognuno di noi al Napoli, siamo dispiaciuti di questa cosa. Poi ci sono i problemi personali,nei quali intervengono contratti di giocatori che hanno quattro anni, tre anni, due anni di contratto e che se li vedono sfumare e sono contratti patteggiati, firmati, quindi in essere, e poi c’è qualcuno che è in scadenza di contratto ed è normale che questi, al di là dell’affetto, della volontà di poter rimanere anche il prossimo anno, essendo in scadenza di contratto, non c’ hanno rimesso in particolare e quindi ognuno ha i suoi problemi, ognuno diverso dall’altro e quindi speriamo la cosa sia risolvibile”.
Simoni ha poi continuato parlando di questa terribile annata raccontando come non gli fosse mai capitato nella sua lunga carriera una situazione del genere, difendendo comunque il suo operato e quello della squadra: “Mi sono evitato quattro cinque mesi di sofferenza all’inizio, però dopo ho vissuto anche io le mie disavventure. È stato un anno quasi impossibile,un anno che poteva essere tragico anche nel rendimento. E’ chiaro che la squadra non ha fatto miracoli, però ha fatto delle cose importanti, è riuscita ad andare avanti con serietà, è riuscita a portare avanti un discorso di squadra senza problemi. C’è gente che non ha preso lo stipendio da quando è arrivata,da gennaio. Faccio un esempio, Del Grosso non ha ancora preso lo stipendio ed è uno di quelli che tra l’altro ha messo l’anima e che vorrebbe continuare a Napoli, quindi non è il vero prototipo del mercenario, come del resto tutti i giocatori hanno sempre portato avanti un loro discorso, tenendo sempre presente che ci si doveva allenare. Non hanno mai saltato un allenamento, anche se lo sciopero è un diritto a volte che può essere usato e, abbiamo, in tutte le partite, giocando male, giocando bene, giocando così così, abbiamo sempre cercato di dare il massimo. Quindi per me questa squadra merita comunque un appoggio morale, non gli applausi perché non abbiamo fatto delle grandi cose sul piano tecnico ma, applausi in generale, perché non hanno mai creato problemi su altri problemi che c’erano perché questo problema del fallimento è venuto fuori oggi, però se ne è parlato per sei sette mesi. In tutte queste settimane non si sapeva come si andava avanti, al di là di qualche notizia da parte della società che diceva di non preoccuparci. Quindi secondo me la squadra ha fatto tutto quello che ha potuto fare e che doveva fare. Poteva saltare per aria tutto, invece siamo arrivati alla fine, con ancora due partite da giocare e senza problemi per la salvezza”.
Parlando proprio della salvezza, ha poi aggiunto: “Credo sia stato un risultato importante: Io sono venuto qua che eravamo quart’ultimi voglio ricordare, quindi eravamo gia retrocessi. Abbiamo migliorato la nostra situazione nonostante i problemi siano continuati. Li abbiamo affrontati, poi magari non sono tutti d’accordo, ci sono i sordi, quelli che non sentiranno mai, ci sono quelli di parte, che qui ne ho trovati tanti, gente che non è obbiettiva perché sostengono delle situazioni da mesi e quindi, portano avanti le loro battaglie, uno usa un giornale, uno usa la televisione,uno usa l’altro per portare avanti dei problemi personali, invece di fare una informazione molto obbiettiva, anche un sostegno, perché poi il Napoli è la squadra del cuore per i napoletani e quindi, non è che vada sempre criticata, cioè, va criticata giustamente ma, anche aiutata, supportata da tutte le componenti. Questo non è successo perché c’è stato un incattivimento, probabilmente determinato da tutti questi anni di sofferenza, quindi uno ha appoggiato una tesi, uno un’altra, e si è andati avanti senza essere obbiettivi, si sono prese delle posizioni, che sono state di danno per la squadra”.
Simoni ha poi concluso ritornando sulla vicenda fallimento: “Io voglio sempre pensare in positivo e spero che la situazione venga rimediata, spero che il 14 giugno sia un bellissimo giorno per il Napoli, spero quello, poi quando i problemi ti saltano addosso, io penso nella vita di aver dimostrato di saperli affrontare tutti i problemi, anche di più grossi che arrivano all’improvviso e quindi al momento non mi voglio preoccupare, se la cosa è irrimediabile allora ti deve lasciare indifferente, se invece c’è una speranza, una possibilità che le cose possono diventare positive, io metterei tutte le mie forze per tentare di farle andare al meglio”.