30 Maggio 2004 -- Nelle dichiarazioni a caldo del dopo gara il tecnico del Napoli, Gigi Simoni, è parso soddisfatto della matematica salvezza: "Sono contentissimo anche se questo era l'obbietivo minimo che ci si poteva aspettare
all'inizio dell'anno quando si pensava a ben altri risultati. Però, con tutto quello che è successo, è stato un grande merito: io sono arrivato quando la squadra era quart'ultima, adesso siamo in una zona media di classifica. Dico che siamo sati bravi a mantenere la calma, a non farsi condizionare anche dalle preoccupazione della gente che hanno tutte le loro ragioni, però, secondo me, potevano starci più vicini". Parlando del suo futuro il tecnico ha poi ribadito che resterà solo se la società allestirà una squadra competitiva per poter risalire in massima serie, o quanto meno poter lottare per tornare in A: "L'allenatore è un tassello di una organizzazione che deve partire dai vertici della società - ha detto Simoni - quindi Naldi deve affrontare prima i suoi problwemi e poi si vedrà".
Tutti i giocatori si sono detti contenti di aver raggiunto la salvezza pur riconoscendo l'esiguità del risultato ottenuto in una piazza importante come Napoli ed hanno espresso poi la loro ansia a riguardo della situazione societaria: "Abbiamo raggiunto la salvezza ed era questa la cosa che era più importante - ha detto Sesa - Adesso spetta alla società, ci siamo salvati nonostante i tanti problemi, le altre cose le deve vedere Naldi, noi non possiamo fare niente. Non sappiamo cosa succederà nelle prossime settimane". Zamboni rientrato dopo un infortunio rimediato nella gara col Pescara ha detto: "A loro servivano i tre punti, abbiamo provato a vincere, il loro portiere ha fatto due, tre miracoli, per il resto loro han fatto poco. Per il mio futuro la prima preoccupazione è che la società si faccia viva e riesca a mettere a posto i suoi problemi. Io sarei contento di restare, ma Naldi non si vede e non so cosa dice, per il momento, dunque, è ancora tutto incerto"
"Un punto fondamentale - lo ha definito Zanini - adesso siamo salvi matematicamente. Abbiamo provato a vincere, poi nel secondo tempo sono calate le forze, oramai siamo alla quarantaquattresima partita. Certo c'è l'amarezza di questa stagione che doveva andare in tutto altro modo, comunque oggi era fondamentale fare almeno un punto. Per le altre cose non riguarda più noi ma, la società: speriamo si risolva nel più breve tempo possibile. Io sono un giocatore del Napoli e sto qua volentieri, sono stato il primo a dire che se le cose si sistemano sto bene al Napoli e non volgio andare via". Sulla stessa lunghezza d'onda in puro dialetto romanesco il difensore Portanova: "L'importatne era salvarsi, abbiamo fatto il nostro anche se speravamo in un altro campionato, adesso noi aspettiamo, voi aspettate, adesso dipende dalla società. Si parla sempre di sto' fallimento che fa male a tutte le persone. Speriamo che le situazioni possano cambiare e poter puntare alla A il prossimo campioanto. Noi siamo giocatori seri, siamo del Napoli, ovviamente il nostro futuro dipenderà dalla società. Per me venire a giocare qua è stato un come un sogno che si è avverato e spero tanto di poter restare".
Felicissimo per la sua terza partita da titolare il giovane Esposito: "Sono contentissimo per la squadra, per aver raggiunto questo pareggio importante. Il mister mi ha chiesto di mantenere la posizione su Cordova credo dia ver svolto il mio compito bene. A riguardo del mio futuro dipende tutto dalla società, speriamo che si risolva tutto per il meglio e che magari posso giocare da titolare il prossimo anno". Anche Bernini ha parlato di un obbiettivo importante per come è andata la stagione: "C'era il timore che incappando in un partita storta poteva diventare difficle, abbiamo provato anche a vincere, però il loro portiere ha fatto buoni interventi. Tutti potevamo fare di più in questa stagione, adesso speriamo che si risolva questa situazione. Cerchiamo di andare avanti, di dare sempre il massimo e speriamo che si risolva nei migliori dei modi per la gente, per Napoli, perchè ne ha bisogno".
Il portoghese Vidigal ha invece invitato a tenere ancora alta la concentrazione visto che ci sono altre due gare da giocare: "Il campionato ancora non è finito, abbiamo ancora due partite e dobbiamo difendere la maglia che portiamo, per i tifosi che ci seguono sempre, anche se talvolta i rapporti non sono troppo belli, comuqnue siamo contenti per la salvezza. Noi siamo ragazzi seri abbiamo sempre lavorato con tutto il cuore, rispettiamo tanto questa societa, questi tifosi, siamo slavi, dobbiamo fare festa perchè è stato un anno particolare. Per il mio futuro vediamo, devo parlare con la società ma, averemo tempo per parlare".
Uno dei pochi a non nascondere l'amarezza è stato Del Grosso: "Si chiude un ciclo cominciato male, potevamo fare qulacosa in più cercando questa vittoria ma, non ci siamo riusciti. Per me mi disipace perchè non è che ho giocato così bene. Adesso spettiamo gli eventi e poi si vedrà". Ultimo a parlare coi giornalisti è stato poi il bomber Dionigi: "C'era un rigore su di me, poi sui colpi di testa il primo non ho potuto tirare forte, mentre il secondo ha fatto una grande parata il loro portiere. Purtroppo più di così, forse non si poteva fare. Adesso il futuro non sta più a noi, sta a qualcun altro. Speriamo che ci facciano sapere cosa vogliono fare. Non abbiamo ancora sentito nessuno, siamo come voi un po' alla deriva. Negli spogliatoi c'era solo Perinetti. Da adesso però, c'è tutta la tranquillità di fare chiarezza su tanti discorsi. Per il mio futuro, ho piu volte detto che voglio restare, però mi è sempre stata chiusa la porta in faccia: qua ho fatto 30 gol, sto bene e voglio restare e fare altri 30 gol ma, non dipende da me. Per i problemi della società dico che sono cose talmente piu grandi di noi che possiamo solo leggerle dai giornali, poi la realtà non la sapremo mai".