28 Maggio 2004 -- In un comunicato stampa diramato in serata la Saf e Salvatore Naldi, nella veste di presidente della Società Albergo Flora, hanno smentito le voci apparse sui quotidiani già da diversi mesi e, circolanti in questi giorni con sempre più insistenza, di una cessione dell'Hotel Flora (nella foto a lato) per investirne il ricavato nella società sportiva Calcio Napoli.
Nella nota si precisa che "nessuna operazione di lease-back o altra operazione finanziaria o patrimoniale avente per oggetto l' Hotel Flora di Roma è attualmente allo studio. Una ipotesi in questo senso - spiega il comunicato della Saf - era stata valutata circa un anno fa dall'azienda, come forma di autofinanziamento ad esclusivo sostegno dello sviluppo delle attività alberghiere che fanno capo a Salvatore Naldi, in relazione agli investimenti che il gruppo ha in corso per l'avvio di nuove iniziative nel settore turistico, senza alcun legame con le attività relative alla Società Sportiva Calcio Napoli e Napoli Calcio S.A".
"L' ipotesi di cui sopra - conclude la nota - e' stata per altro da tempo accantonata in quanto ritenuta non piu' rientrante nelle strategie di crescita del Gruppo". La telenovela sul futuro del Napoli si fa dunuqe, sempre più intrigante, visto che le notizie di stampa già da tempo avevano riferito dell' ipotesi che, una volta trovato un accordo economico con l' ex presidente Giorgio Corbelli, Naldi intendese portare a termine una operazione di lease-back sull' Hotel Flora di Roma per ricavarne denaro utile al finanziamento delle future attivita' del Calcio Napoli. Accordo che era necessario trovare poichè Corbelli aveva imposto il sequestro cautelativo dell'albergo, visto che deve avere da Naldi ancora 31milioni di euro per completare il passaggio delle azioni della società che dietiene, tra gli altri, il pacchetto azionario del Calcio Napoli. A questo punto, nemmeno gli organi di informazione sanno più in che direzione andare ed in attesa che qualcuno riesca a fare chiarezza, ai tifosi, non resta che incrociare le dita e sperare in un futuro migliore anzi, a questo punto, non resta che sperare in un futuro e basta...